Calcio
Milan, buono solo il risultato
I rossoneri vincono grazie alla prestazione di Leao
Pubblicato il 08.03.2024 07:13
di Silvano Pulga
Per il Milan di Stefano Pioli, in questi andata degli ottavi di Europa League, l'unica cosa da tenere buona è il risultato, anche se due gol di scarto non costituiscono certo una garanzia assoluta, in vista del ritorno in Repubblica Ceca, giovedì prossimo. Lo Slavia Praga, che quelli più esperti (un modo gentile per non parlare di capelli grigi) ricordano come giustiziere del FC Lugano nell'edizione 1995/96 dell'allora Coppa UEFA, ha affrontato il monumento San Siro senza troppi timori reverenziali, con un palleggio insistito, non disdegnando la ricerca della profondità, grazie anche a una non certo impeccabile fase difensiva dei più blasonati avversari. La svolta della partita è stata l'espulsione per rosso diretto di Diouf che il suo allenatore, nella conferenza stampa post gara, ha detto essere recidivo a questo tipo di disavventure. Tuttavia, il Milan, per passare, ha avuto bisogno di un lampo di Rafa Leao, che ha inventato un traversone in area perfetto per Giroud: incertezza del portiere avversario, e vantaggio rossonero. I cechi però l'hanno raddrizzata dopo soli 2', grazie a un eurogol di Doudera, sul quale però la difesa dei milanesi non ha chiuso con puntualità. Il Milan ha fatto il Milan solo sul finale del primo tempo, e ha trovato due gol (di Reijnders e Loftus-Cheek) che sembravano aver archiviato la sfida, e che fossero i prodromi di altri centri nella ripresa. In realtà, il nuovo entrato Schranz per i biancorossi ha riaperto la contesa (difesa rossonera nell'occasione piazzata malissimo) e, dopo qualche spavento, ci ha pensato ancora Rafa Leao, con una discesa delle sue, a rimettere le cose a posto, servendo a Pulisic, davanti alla porta, un pallone solo da insaccare, a una manciata di minuti dal termine. 4-2 e arrivederci a Praga tra sette giorni. A fine gara, abbiamo chiesto a Stefano Pioli se si aspettava un avversario così arrembante anche in trasferta, e ci ha detto di sì. Probabilmente, però, il mister non è riuscito a trasmettere il messaggio ai suoi in campo, apparsi, per gran parte dell'incontro, troppo poco intensi, di fronte a un avversario che, in considerazione della propria inferiorità a livello di valori tecnici individuali, ha proprio usato il ritmo per mettere in difficoltà i padroni di casa. Dietro, forse per mancanza di filtro a centrocampo, si soffre: il rientro di Tomori, seppure solo per uno spicchio di partita, viene atteso dai tifosi rossoneri come soluzione ad alcune amnesie di chi lo ha sostituito. Il danese Kjaer, in particolare, anche ieri sera non ha offerto la sua miglior prestazione. Quello che preoccupa, comunque, è la mancanza di ritmo. La squadra sta subendo meno infortuni muscolari di questi tempi, ma corre decisamente di meno. Bisognerebbe capire se questa momento atleticamente fragile sia figlio di una fase della preparazione che dovrebbe dare benzina ai rossoneri in primavera, quando si deciderà la sorte della stagione e, probabilmente, del futuro del tecnico a Milanello. Nella conferenza stampa dopo la partita col Rennes, Stefano Pioli aveva detto che un'agenzia di scommesse attribuiva al Milan solo il 5% di possibilità di arrivare in fondo all'Europa League, e che avrebbe fatto vedere il report in spogliatoio per caricare si suoi. Dopo quelle dichiarazioni, il Milan ha incassato cinque gol dallo stesso Rennes e dallo Slavia Praga. Speriamo, per il cuore dei tanti innamorati del Diavolo, che sia solo un problema di comunicazione: ma i dubbi, vedendo ciò che accade in campo, ci sono.
(Foto Keystone/Calanni)