CALCIO
"Se non sei protagonista, nessuno parla di te"
Sannino commenta la vittoria del suo Paradiso nel derby con il Lugano II
Pubblicato il 10.03.2024 07:09
di Valentina Marchi
L’ha segnato il giocatore più giovane del Paradiso il gol della vittoria, il classe 2006 Kevin Barcella, uno che ha tanta classe con il pallone tra i piedi.
Il ragazzo che viene da Bergamo ha realizzato la sua prima rete nel nuovo club, alla sua seconda partita ufficiale e già promette scintille. Ma la sua è stata soltanto la ciliegina di una partita giocata con grande personalità e precisione tattica da tutta la squadra di Mister Sannino.
Lui, il direttore d’orchestra, ha trovato tutti i suoi interpreti al posto giusto, nessuno ha stonato nel derby luganese, tranne nel finale l’espulsione di Momo Alshikh, che per 85 minuti ha giocato pero‘ abbastanza bene da farsi (quasi) perdonare il doppio giallo. Già perché bisogna sapere che il numero 5 del Paradiso rincorre ogni pallone come come se fosse l’ultimo e proprio lui aveva sfiorato il gol del raddoppio con un tiro all’incrocio dei pali (minuto 40) respinto alla grande dai guantoni di Osigwe. Degna di nota anche la parata di Mitrovic sulla prima palla gol bianconera al quarto d’ora di gioco. Il portiere biancoverde si è ripetuto nei minuti finali: ultimo baluardo di una squadra rimasta in dieci, con l’avversario all’arembaggio in cerca del pareggio, ha salvato un pallone in mischia davanti alla propria porta rimanendo a terra per qualche minuto. Poi come un robot d’acciaio si è rialzato per finire la gara, proteggendo porta e risultato.
È ai suoi giocatori che Mister Sannino dedica il suo post-partita, proprio a chi in campo mette le gambe, la testa e il cuore. “Io sarei il maestro, ma loro sono gli interpreti principali di questo percorso in Promotion, e mi piace lasciare spazio perché possano avere la possibilità di raccontare loro come vivono le partite”. Poi passa al bilancio intermedio della stagione ricordando che “anche se siamo nel 2024, la prima partita di ritorno si è giocata contro l’Etoile Carouge ancora nel 2023, dunque nel girone di ritorno abbiamo conquistato 8 punti in cinque gare (2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta)”. La matematica non è un’opinione, giusto. Precisazione fatta si aggiunge una riflessione su cui il Mister biancoverde mette l’accento: “Noi rispetto all’andata abbiamo perso qualche punto, ma ricordiamoci che non eravamo all’andata la squadra che doveva vincere il campionato”. Arrivati a questa fase del campionato, prosegue: “Siamo arrivati oggi a un punto cruciale, non rispetto agli altri, ma rispetto a noi. A noi serviva vincere per ritrovare serenità prima di tutto. A Delemont si erano lasciati tre punti che andavano presto ripresi.” E allora oggi possiamo dire di nuovo “ Bravi ragazzi! Ho visto un ottimo primo tempo. Bravi perché hanno saputo soffrire quando siamo rimasti in dieci. Bravi perché hanno fatto 42 punti in campionato, se ne avessero fatti solo 20 nessuno parlerebbe del Paradiso. Ecco ciò che cerco a mio modo di trasmettergli sempre: l’idea che se non sei protagonista in campo a nessuno interessa parlare di te”.
Lo “stile Sannino” lo conosciamo: non cerca mai scuse se la sua squadra non fa risultato. Le partite non vinte restano tali e i punti persi vanno ripresi in quelle successive. Viene da pensare alla differenza fra persone vincenti e perdenti. Il perdente è chi cerca sempre nuove scuse se le cose non funzionano, il vincente cerca sempre nuove strade. Probabile che il Mister voglia parlare di questo ai suoi calciatori. Le parole però più belle sono state quelle spese per Saliou Thioune: “Sono triste perché un giocatore straordinariamente importante per il Paradiso che è stato male oggi è tornato in campo perché sentiva di stare bene, ma è di nuovo uscito. La sua giovinezza ha convinto lui e me che ce l’avrebbe fatta, ma il nostro essere professionisti (io per primo) doveva suggerirci di aspettare, perché il calcio in questi casi ha bisogno di tempo”. Aspettando Saliou e aspettando il prossimo match si chiude il “derby day” alla Kindof Arena.