CALCIO
Vince, convince e... segna
Il Lugano passa con pieno merito anche a San Gallo e guarda con fiducia al futuro
Pubblicato il 10.03.2024 08:24
di Silvano Pulga
Nel calcio c'è un termometro infallibile per capire quando la squadra di casa è in difficoltà davanti a un'avversaria: l'incitamento del pubblico. Ecco, ieri sera San Gallo, come domenica scorsa a Lucerna, i sostenitori locali hanno iniziato a seguire la partita quasi  in silenzio, a parte ovviamente la curva di quelli più caldi. Lo hanno già scritto altri, ma è un fatto oggettivo: questa è una squadra forte. Talmente tanto da potersi permettere due errori individuali difensivi da matita blu, sfruttati dagli avversari, da andare al riposo sotto nel risultato e, nonostante questo, uscire coi tre punti in tasca e con i rimpianti (si fa per dire: quando le cose vanno bene, chi vuoi che si arrabbi...) di aver potuto chiudere la contesa molto prima.
Tre gol fatti, tutti frutto di azioni bellissime. Ripartenze efficaci, qualche errore di mira anche clamoroso: ma, alla fine, la vittoria è arrivata. E, va detto, dopo anni possiamo finalmente dire che la stitichezza offensiva non è più di casa in Ticino. 49 gol segnati, solo 2 in meno dello Young Boys capolista, 9 in più del San Gallo, 10 in più dello Zurigo, considerate da sempre squadre prolifiche. Poi, fa bene il Crus a guardare anche dietro: perché 40 ne ha fatti anche il Winterthur, che non molla. E se sarà dura per il Lugano in Coppa a Sion per l'ambiente, la storia eccetera, crediamo che anche a Ginevra non siano poi così contenti di andare nella gabbia dei leoni nel Canton Zurigo. Ma è presto per parlarne, ci sarà tempo.
Ha detto bene Bottani a Nicolò Casolini a fine gara: la rosa è fortissima, quando è al completo. I giocatori lo sanno, sono consapevoli e vanno in campo con la giusta attitudine: insomma, se nella prima in casa con lo Stade Lausanne la luce non si era accesa, ora invece le cose sono cambiate. Nonostante, va detto, ieri sera ci fosse fuori uno come Valenzuela che, quando è in forma come adesso, è tra i migliori in assoluto del campionato.
La consapevolezza di aver fatto bene in queste ultime settimane (4 vittorie consecutive, delle quali 3 in trasferta contro avversarie di spessore tra coppa e campionato dopo un pareggio in rimonta casalinga con la capolista) deve però essere accompagnata da quella che, in fondo, in questa fase della stagione, per forza di cose, non si è ancora fatto nulla, e che le avversarie non molleranno, perché gli obiettivi sono di quelli che contano. Sarà importante lavorare dal punto di vista mentale, mantenendo una concentrazione elevata, a partire dalla sfida di sabato sera a Cornaredo con l'Yverdon che, in casa, ieri sera, ha messo sotto lo Zurigo, a una manciata di minuti dal termine e dopo essere stato rimontato due volte: personalità, insomma. E, in panca, c'è quel Mangiarratti che, da sopracenerino, non avrà certo bisogno di cercare troppo dentro di sé motivazioni particolari per far bene a Cornaredo. Insomma, servirà il sostegno del pubblico, che ci auguriamo, possa essere numeroso. Perché (siamo monotoni, ma ci sta) questa squadra, il mister e la dirigenza si meritano uno stadio pieno. 
(Foto Keystone/Bieri)