Vi ricordate il quarto di finale di Coppa Svizzera tra Basilea e Lugano, vinto ai calci di rigore dai bianconeri?
Ecco, in quell'occasione si era parlato tanto delle assenze dalla formazione titolare di Renato Veiga e Thierno Barry.
I due erano stati lasciati in panchina da Celestini per questioni disciplinari: erano arrivati tardi allenamento.
Qualche settimane dopo quella partita, il 20.enne centrocampista Veiga ha parlato di quell'episodio e lo ha fatto in un'intervista alla Basler Zeitung:
"Non voglio dire nulla a riguardo. Si trattava soltanto di cinque minuti. Ed era la prima volta che arrivavo in ritardo", si è difeso il portoghese. Per lui, come per l'allenatore Celestini, la questione è chiusa da tempo. "Il passato è un museo. Bisogna guardare avanti e cercare ciò che si può controllare. Questo è il presente e il futuro".
Il giovane sottolinea in quell'intervista di essere un calciatore molto disciplinato. Da anni fa un turno supplementare dopo ogni allenamento, non gioca mai alla PlayStation e prega Dio ogni giorno.
Ecco, in quell'occasione si era parlato tanto delle assenze dalla formazione titolare di Renato Veiga e Thierno Barry.
I due erano stati lasciati in panchina da Celestini per questioni disciplinari: erano arrivati tardi allenamento.
Qualche settimane dopo quella partita, il 20.enne centrocampista Veiga ha parlato di quell'episodio e lo ha fatto in un'intervista alla Basler Zeitung:
"Non voglio dire nulla a riguardo. Si trattava soltanto di cinque minuti. Ed era la prima volta che arrivavo in ritardo", si è difeso il portoghese. Per lui, come per l'allenatore Celestini, la questione è chiusa da tempo. "Il passato è un museo. Bisogna guardare avanti e cercare ciò che si può controllare. Questo è il presente e il futuro".
Il giovane sottolinea in quell'intervista di essere un calciatore molto disciplinato. Da anni fa un turno supplementare dopo ogni allenamento, non gioca mai alla PlayStation e prega Dio ogni giorno.
(Foto Keystone/Kefalas)