Ciclismo
Ciclismo, è rivoluzione
Il mondo delle due ruote si interroga sul suo futuro
Pubblicato il 13.03.2024 08:12
di Red.
Il mondo delle ruote è in subbuglio, le voci si rincorrono. In Spagna sono quasi sicuri, sta per arrivare una rivoluzione premeditata che capovolgerebbe il ciclismo. E sarebbe un cambiamento necessario, la situazione è insostenibile,  il movimento è alle prese con crisi economica strisciante. Il famoso e famigerato “business” non regge, le grandi squadre costano e tanto, l'attuale modello non funziona. Gli introiti arrivano dalle sponsorizzazioni. Ma le spese aumentano a dismisura, si è parlato che due colossi come la Visma e la Soudal volessero fondersi. Urgono soluzioni, il progetto sarebbe pronto, ecco l'idea del secolo: una Super League, chiamata One Cycling e guidata da cinque grandi squadre. La ricerca è sempre la stessa: una fetta maggiore dei diritti televisivi. Seguono con attenzione e interesse la vicenda la società finanziaria CVC e l'Arabia Saudita, soggetti pronti a investire, soldi freschi e sonanti sono subito pronti. I media spagnoli parlano di una bolla che potrebbe esplodere da un momento all'altro. Miguel Indurain spiega che è “normale che le squadre vogliano meno incertezze”. Il ciclismo è in continua espansione in termini di popolarità, ma dovrebbe crescere in maniera più ordinata. L'ex campione nota: “Ci sono tante gare che a volte mi è difficile seguire tutto”. Ma il ciclismo non si pratica in uno stadio e non lo si può paragonare al calcio. La sensazione è quella che ci siano troppe gare, una pletora di competizioni. Plugge, uno dei massimi dirigenti della Visma, osserva: “I nostri concorrenti sono la Champions, il golf, la NBA, la Formula 1”, autentici colossi. È convinto che le squadre siano indifese, pur essendo gli attori principali dello spettacolo. I grandi marchi sono attratti da una disciplina che è viva, ma ifermo da troppo tempo. Il paradosso lo sintetizza Eusebio Unzue: “Il ciclismo è lo sport più immobile che esista oggi. Quasi tutti si evolvono e noi facciamo le stesse cose da 40 anni”. Le proposte di mutamento provengono da ambiti diversi. Ma la formula non è ancora del tutto chiara.
(Foto Keystone/Borras)