CALCIO
In casa della bestia nera
Per Matteo Tosetti e compagni quella di Sciaffusa sarà la partita del riscatto?
Pubblicato il 14.03.2024 06:15
di Enrico Lafranchi
Il ventiseiesimo turno di campionato assume grande importanza per i granata che domani sono ospiti dello Sciaffusa. Una partita sulla carta molto difficile per una squadra che nelle ultime sei partite ha raccolto la miseria di 4 punti (ruolino da retrocessione) segnando due sole reti e subendone otto. L’ultima gara vittoriosa si è registrata a Neuchâtel (21esima giornata), in casa non si vince più dalla 17esima (contro lo stesso Xamax). Non è sicuramente una situazione piacevole per i giocatori. Ma neanche per chi va alle partite, giornalisti compresi. In mancanza di risultati (e di dichiarazioni tipo ‘ dobbiamo essere più cattivi’, ‘non c’eravamo con la testa’, ‘bisogna lavorare, lavorare, lavorare…’) diventa in effetti un rompicapo commentare la partita.
Fatto sta che nonostante il cambio di allenatore e staff si è praticamente al punto di partenza. È mutato il modo di allenarsi, questo sì, ma il gioco è quello che è (ed era) anche se ne è stato modificato, come si è fatto notare, lo ‘stile’. Quante volte si è detto (e scritto) ‘bisogna raddrizzare la mira’? Contro lo Stade Nyonnais non ce n’è stato bisogno: due tiri in porta in 97 minuti!
Siamo nella stessa identica situazione di un anno fa (anche per la licenza?). In panchina era arrivato Sergio Zanetti, subentrato a sei giornate dalla fine del campionato: missione ‘operazione salvezza’! Da laRegione di venerdì 5 maggio: “Non ancora sciolte le riserve sul rilascio della licenza, Matteo Tosetti e compagni cercheranno a Sciaffusa la salvezza matematica”. Giorgia Mossi scriveva: “Il bilancio al cospetto dei renani è di quattro (tre solo in questa stagione) sconfitte filate”. E il capitano aveva dichiarato: “Lo Sciaffusa è una squadra che soffriamo, abbiamo sempre giocato male (…), possiamo tranquillamente rincasare almeno con un punto”.
Tutto sommato un punto basterebbe anche venerdì. Lo Sciaffusa nelle ultime sei gare ha conquistato 8 punti, esattamente il doppio (ma soltanto 1 nelle ultime tre uscite, in cui i granata sono rimasti a mani vuote). Ha perso dal Vaduz (28 punti come l’ACB) che riceve lo Stade Nyonnais. Secondo Christophe Caschili i vodesi (31 punti) non possono permettersi di perdere. Ma è probabile che il tecnico francese non si aspettasse di rientrare dal Comunale con una vittoria (dedicata al capitano Quentin Gaillard che aveva perso il padre in settimana, ndr): “Non avevamo mai vinto col Bellinzona, si tratta di 3 punti pesantissimi anche perché domenica andremo a giocare col Vaduz che dopo il cambio di allenatore è cresciuto parecchio. Dobbiamo stare attenti anche perché i nostri prossimi avversari si chiamano Sion e Baden”.
Gli argoviesi sabato se la vedranno con i ‘cugini in un derby dove può succedere di tutto ma l’Aarau, con l’arrogante Alex Frei in tribuna (è entrato a reclamare, riporta il Blick, nella cabina degli arbitri senza bussare alla porta…) finora non ha loro mollato neanche un punto. Ancora il tecnico di Besançon: “Questo è un campionato che finirà solo all’ultima giornata, le cose fanno in fretta a cambiare. Dobbiamo continuare a progredire e a provare piacere a giocare come è successo su questo magnifico terreno da gioco (“Le terrain était magnifique”). Avete letto bene! Per Caschili vale dunque il detto ‘l’erba del vicino è sempre più verde’’ che è anche il titolo di un film famoso.
Fare risultato alla Berformance Arena è indispensabile. Matteo un anno fa aveva affermato: “Vogliamo riscattarci”. Il Bellinzona il 5 maggio 2023 perse 2-1, ma allora lo stadio si chiamava Lipo Park. È proprio vero che le cose cambiano in fretta…
(Nella foto Keystone/Monnet, un momento della partita tra Sciaffusa e Sion)