HOCKEY
Virtanen-Heed, poi tutti gli altri
I VOTI DELL'AMBRÌ I due difensori sono i migliori giocatori di questa stagione
Pubblicato il 14.03.2024 09:13
di Marco Maffioletti
Portieri
Janne Juvonen: “È forse stato un po’ meno dominante della scorsa stagione, ma complessivamente il finlandese si è espresso ad alti livelli dimostrando anche parecchia costanza e facendo pochi errori. 4.75
Benjamin Conz: “Ha giocato poco, ma quando è stato impiegato si è ben disimpegnato. Si congeda dalla Leventina lasciando un bellissimo ricordo e un’ultima perla a Bienne. 5 
Difensori
Isacco Dotti: Frenato da qualche infortunio, quando è sul ghiaccio cercare di sopperire ai suoi limiti con la solita grinta e generosità e nel complesso ne esce meglio rispetto alla scorsa complicatissima stagione. 4
Zaccheo Dotti: Il solito guerriero, indomito, mette sul ghiaccio tanto coraggio, dedizione e blocca sempre molti tiri. A volte incappa magari in qualche penalità evitabile. 4.5
Dario Wüthrich: Al suo primo vero anno da titolare in NL dimostra di valere il posto. Per lui arriva pure una convocazione in Nazionale. Giocatore senza sfronzoli, si limita a quello che sa fare senza inventare giocate che non sono nelle sue corde. 4.5
Jesse Virtanen: Immenso, è dappertutto, fondamentale in qualsiasi situazione di gioco, fortissimo dietro, fortissimo davanti. Per l’Ambrì è imprescindibile. Chapeau. 5.75
Tim Heed: Vale esattamente lo stesso discorso fatto per Virtanen. 5.75
Rocco Pezzullo: Finalmente il giovane di casa riesce a giocare praticamente un’intera stagione senza quasi patire nessun infortunio e dimostra il suo potenziale. Una delle note lieti della stagione, gioca in modo accorto e si guadagna giustamente il rinnovo. 5
Simone Terraneo: L’altro talento nostrano parte fortissimo, poi complici forse i Mondiali U20 perde un po’ di linfa e di spazio nel line-up. Alla sua prima vera stagione dimostra comunque ottime cose e ha i numeri per diventare in futuro un perno. 4.75
Tobias Fohrler: Il tedesco, all’addio, ha come sempre un grande impatto a livello fisico ed è l’uomo delle “maniere forti”. A volte esagera, ma nel complesso si è dimostrato prezioso e utile. Come Conz, verrà ricordato positiviamente. 4.5
Kilian Zündel: Gioca pochissimo, viene mandato in prestito in Austria, prima di essere richiamato a causa di qualche defezione. Denota troppo leggerismo e approssimazione. Una volta finita l’emergenza, non lo si vede praticamente più. 3.5 
Attaccanti
Dario Bürgler: Gli anni passano, magari non è più così regolare, ma si dimostra ancora una volta all’altezza della sua fama di attaccante di razza e va per l’ennesima volta in carriera in doppia cifra di gol. 4.75
Johnny Kneubuehler: Giocatore spettacolare e pieno di verve, a volte anticonformista, si dimostra un valore sicuro dando un buon contribuito ed è bravo ad adattarsi ai vari ruoli. Anche a Bienne potrà ricoprire un bel ruolo. 4.5
Diego Kostner: Nuovamente alle prese con noie fisiche, il centro quando è disponibile dimostra tutte le sue qualità e peculiarità in particolar modo guidando la quarta linea. 4.5
Daniele Grassi: Il Capitano fa molta fatica, soprattutto quando viene impiegato al centro, dovrà cercare nella prossima stagione di fare uno step in avanti, altrimenti il suo posto da titolare sarà in serio pericolo. 3.5
Alex Formenton: Inizia con il freno tirato, complice una preparazione non a puntino, poi sale in cattedra dimostrando tutto i suoi numeri. All’apice della sua arte se ne deve andare. 4.75
Jakob Lilja: Qualche passaggio a vuoto, ma nel complesso fa esattamente quello che ci si aspettava da lui. Porta tanto lavoro oscuro e dà comunque una buona mano a livello offensivo. 4.5
Michael Spacek: Semplicemente un artista, inizia alla grande, poi attraversa un periodo difficile prima di tornare a primeggiare. È uno spettacolo vederlo sul ghiaccio, tratta il disco come pochi, a volte ci scappa qualche perdita del puck, inevitabile con il suo stile di gioco. 5.25
Inti Pestoni: Bella stagione dell’esperto nativo leventinese, un valore sicuro capace sempre di sorprendere con le sue invenzioni. Per lui un buon bottino di punti. 5
Laurent Dauphin: In qualità di centro parte benissimo, poi dopo il fallo a Moy si perde ed entra in una spirale negativa. Si risveglia nel finale di stagione in qualità di ala al fianco di Spacek collezionando parecchi punti. 4.5
Tommaso De Luca: La vera scoperta di questa stagione. L’italiano delizia tutti con il suo talento e la sua sana spavalderia. È il classico giocatore che vale il prezzo del biglietto. Inventiva e numeri che lasciano prevedere un grande futuro per lui. 5.5
Dominic Zwerger: Nuovamente non risparmiato dalla cattiva sorte, l’austriaco quando è sul ghiaccio riesce comunque a dare il suo contributo grazie soprattutto alla sua visione di gioco e alla sua tecnica di passaggio. 4.5
André Heim: Torna mestamente dal Nordamerica e non riesce mai a dare gli impulsi degli scorsi campionati. Un’involuzione, l’Ambrì ha puntato tanto su di lui, nel prossimo anno c’è da attendersi la riscossa. 3.25
Yannick Brüschweiler: Lascia intravedere qualche spiraglio di talento, ma non riesce a guadagnare spazio e viene girato dopo una quindicina di partite al Visp. Una scommessa persa. 3.5
Manix Landry: Inizio non facile per il figlio d’arte, ma con il passare dei mesi si migliora diventando un uomo cardine di questo Ambrì. Il primo anno tra gli adulti è dunque da considerare assolutamente positivo. 4.75
Nando Eggenberger: Un flop. Non ha mai sfruttato le varie occasioni, poco importa in quale blocco, e si è ritrovato ai margini. Da lui ci si aspettava un ben altro apporto. 3
Floran Douay: Svolge il suo compito in quarta linea come era lecito attendersi, usa bene il suo fisico e si fa apprezzare molto. Per lui un anno buono, ha dimostrato di meritarsi il posto. 4.5
Luca Cereda: Ha portato la squadra la squadra all’ottavo posto in regular season. Le modifiche attuate al sistema di gioco sono state ben assimilate ed è inoltre riuscito a inserire alcuni giovani molto promettenti. 5
McIsaac, Hofer, Fadani, Dufey, Häfliger, Pastori, Scillaci: “Non giudicabili”
(Lilja e Virtanen, nella foto Keystone/Golay)