Parla Giovanna Ostinelli
Lo sport è… inclusione
Un’associazione, una missione, una visione
Pubblicato il 20.04.2021 12:04
di Angelo Lungo
Giovanna Ostinelli si è formata nell’ambito delle Scienze dell’Educazione, ha svolto per anni la professione di insegnante di scuola speciale, attualmente occupa la funzione di responsabile dello sport per l’associazione “inclusione andicap ticino”.
 
Che cos’è inclusione andicap ticino?
“Si tratta di un ente di pubblica utilità che difende i diritti delle persone con disabilità. L’associazione è nata nel 1973 con lo scopo di realizzare una società  maggiormente rispettosa delle esigenze delle persone con andicap. Promuoviamo e favoriamo la loro inclusione, cercando di migliorare le loro condizioni dal punto di vista sociale, culturale e economico”.
 
Che si intende per disabilità?
“Si parla di disabilità quando una persona ha una duratura menomazione fisica, una problematica di salute, un ritardo intellettivo o carenza sensoriale. La persona può essere confrontata con barriere di diversa natura che ne impediscono la possibilità di essere partecipe della società su un piano di uguaglianza e di pari opportunità con gli altri. Questa è la definizione presente nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. In sintesi: l’andicap si riferisce al deficit di salute; la disabilità è il rapporto tra lo stato di salute e la società (in interazione con le barriere presenti)”.
 
E per inclusione?
“Si tratta della nostra missione e visione. Vogliamo andare oltre il concetto di integrazione. Includere significa: soddisfare il desiderio di socializzare; favorire il bisogno di realizzarsi; tutelare diritti. Una società deve sempre porre al centro la dignità della persona e consentire una piena partecipazione a tutte le persone con disabilità”.
 
Il ruolo dello sport?
“Parto dal presupposto che praticare uno sport dà l’opportunità di allacciare relazioni sociali, consente di dedicarsi a se stessi, ha effetti benefici sulla propria salute, procura benessere. Stimola la capacità di percepire il proprio corpo. Certo: un ruolo importante sono le aspettative individuali. L’intento è quello di sviluppare il senso di appartenenza a un gruppo. L’obiettivo che ci prefiggiamo è migliorare l’autorealizzazione che avviene accettando una sfida sino alla fine. La competizione è soltanto uno degli aspetti che prendiamo in considerazione”. 
 
 Quali sono le discipline che mettete a disposizione?
“Proponiamo una serie di attività sportive. I gruppi affiliati alla nostra associazione operano a livello locale. L’attività è di tipo amatoriale ma anche agonistico. Si possono praticare sport individuali oppure di squadra: nuoto; bocce; tennis; basket in carrozzella”.
 
Il futuro?
“Sono molto ottimista. Le nostre attività hanno un riscontro positivo. Abbiamo progetti e proposte ponderate. Puntiamo sulla qualità, sulla professionalità e sulla passione. Ci sono esigenze a cui bisogna rispondere e noi ci presentiamo come un punto di riferimento”.
 
Scrive Sofocle: “L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo”.