CALCIO
Quattromila, rimesse, coins e altre storie
Mini-Cornaredo quasi pieno e applausi veri al FC Lugano
Pubblicato il 18.03.2024 08:43
di Giorgio Genetelli
Gli appunti sparsi vanno raccolti - soldi virtuali, elezioni, tendenze, maturità, fragilità, regole preistoriche, tifosi, inviti a sbafo – e poi sviluppati senza temere ritorsioni. Il giorno di Cornaredo ha offerto un bel po’ di spunti, almeno per chi li sa cogliere e non è invece accecato da tifo e risultati, e altre chimere.
Il capitolo uno è che, prima dell’omaggio al maestro di stile Rolf Blättler, c’è stata una recita a favore dei soldi digitali, sindaco in campo con maglia bianconera (capitolo due e perfino tre), discorsetto, rischio di ritardare l’inizio della partita – avrebbe comportato una multa, ma sarebbe stata una gocciolina nel mare, forse procelloso, dei coins che aleggiano – e altra maglia per Foletti lanciato verso aprile (poi dicono che la politica non guarda al futuro…). Applausi tiepidi.
Applausi veri al Lugano, invece, per una prestazione da squadra matura che sa controllare, aumentare il ritmo, segnare, tornare a controllare, tenere la palla, darla in modo pulito, eccetera. Primo posto a 8 punti, ma mancano ancora dieci partite, e un pensiero non puoi non farlo (capitolo quattro).
Ancora una volta, e il qui presente l’ha capito al volo su quel passaggio di Steffen, Bottani si è “strappato”: un grande talento che la malasorte prende a schiaffi ogni stagione (capitolo cinque).
Il capitolo sei è dedicato a una minimaglia: le rimesse laterali. Ormai vale tutto, anche il piede alzato, la linea calpestata, le mani piegate, il pallone dato al compagno a un metro. Aké dell’Yverdon, con il guardalinee a un passo, le ha effettuate tutte irregolari, ma niente. Okay, con tutte le nuove invenzioni regolamentari si lascia che quelle vecchie muoiano da sole senza il bisogno di abrogarle (a quando la libertà di mettere le dita nel naso all’avversario?).
Sabato, il mini-Cornaredo era quasi pieno, quattromila spettatori, allright. Bello il colpo d’occhio e finalmente, si pensa, la fantastica squadra di Croci Torti ha l’attenzione che merita (capitolo sette). Poi si scopre che, oltre agli irriducibili, più di mille sono stati invitati gratis e che c’erano buoni-bibite per tutti (capitolo otto). Una piccola beffa per quelli che invece si fanno tutte le trasferte, che piova o che sia primavera come adesso. Eh, okay, la recessione non fa sconti e allora via col discount dei coins.
E fine degli appunti.
(Foto Keystone/Golay)