HOCKEY
Il Friborgo è ancora troppo forte
Piccoli miglioramenti per un Lugano che adesso è sotto 2 a 0 nella serie
Pubblicato il 19.03.2024 09:04
di Marco Maffioletti
Qualche miglioramento, un’illusione durata 20’, ma ancora non basta. Il Lugano perde anche la seconda sfida al cospetto di un Friborgo decisamente meglio attrezzato e in forma smagliante. Il cammino che porta alla semifinale assomiglia ora a una scalata all’Annapurna per Fazzini e soci. Solo nel primo tempo i bianconeri sono appunto riusciti a stare a galla, prima di arrendersi di fronte al cinismo e alla qualità dei Burgundi. Certo, ci si può rammaricare per i ferri colpiti da Thürkauf e Arcobello nel primo periodo, senza dimenticare però che pure gli avversari con DiDomenico avevano fatto la stessa cosa, ma i rimpianti finiscono lì. Troppo forte il Gottéron che con 3 gol nello spazio di 12’ nel tempo centrale ha fatto la differenza. Notevole pure la capacità degli ospiti nel gestire il comodo vantaggio nell’ultimo periodo, con il Lugano praticamente mai pericoloso, al contrario di Sprunger e compagni. Finora non c’è storia: portiere, pacchetto stranieri, special teams…tutte categorie dove il Friborgo ha dimostrato di essere superiore. Per cercare una rimonta che avrebbe dell’incredibile, Luca Gianinazzi dovrà inventarsi qualcosa. La sensazione è però che sia proprio una questione di qualità e quando la differenza tra le due compagini è così elevata, diventa dura riuscire a chiudere il gap. Certo, alcune scelte non convincono, come ad esempio confermare il solamente discreto Koskinen in porta e sacrificare uno straniero di movimento. Scelta che però fa anche capire della poca qualità dei vari sacrificati Quenneville, Kempe e LaLeggia. Idem, in fondo, il fatto di continuare a puntare su Tennyson, rimasto fermo per praticamente l’intera stagione: tra lui e un Gunderson o un Borgman, tanto per intenderci, c’è un abisso. Ancora una volta è stato titolarizzato Arnaud Montandon. Per carità, nulla contro il 32enne figlio d’arte, ma se uno ha trascorso praticamente l’intera carriera nella lega cadetta, un motivo ci sarà. Se poi i migliori, come Thürkauf, non riescono a fare meraviglie e pure Mirco Müller appare in difficoltà, ecco che ben si capisce come la situazione sia molto critica. Dall’altra parte invece si ammirano i vari Sörensen, Wallmark, De la Rose, Bertschy e compagnia bella, tutti in palla e gasatissimi. Insomma, non è ancora finita, ma senza una clamorosa impennata di rendimento dei sottocenerini unita a un calo del Friborgo, la serie rischia di durare poco.
(Foto Keystone/Crinari)