IL LUGANOLOGO
Stasera o mai più!
Gianinazzi deve inventarsi qualcosa a Friborgo, altrimenti si andrà presto in vacanza
Pubblicato il 20.03.2024 08:34
di Doriano Baserga
Così non va. Eh si, brutto dirlo ma è proprio così. Sotto due a zero nella serie e la sensazione che se non si cambia marcia, andremo presto in vacanza.
Ricette miracolose non ce ne sono, è ovvio, ma adesso bisogna cercare di cambiare velocemente mentalità. A partire da questa sera.
Il Lugano di queste prime due partite, sebbene lunedì ci sia stato un piccolo miglioramento, non è ancora in modalità playoff. E soprattutto sembra molto lontano da quello che avevamo spesso ammirato durante la Regular Season.
Certo, il Friborgo è forte, anche più forte del Lugano, ma in queste prime due sfide è sembrato una corazzata inarrivabile. Decisamente troppo, viste invece le sfide di campionato che erano sembrate più equilibrate.
La squadra di Gianinazzi è sembrata slegata, oltre che imprecisa, con degli errori che in questo momento della stagione si pagano a caro prezzo.
Non sono in discussione l’impegno e la volontà, questo assolutamente no, ma a questi livelli non bastano più.
Il power play non funziona, gli stranieri sono spariti e il solo Thürkauf non può sempre caricarsi il Lugano sulle spalle.
Difesa perforabile, portiere che ogni tanto si distrae e attacco che segna col contagocce, nonostante i tiri che vengono spediti verso il fortissimo Berra.
Ora tocca a Gianinazzi inventarsi qualcosa. Il tecnico e il suo staff devono dare un segnale, provare a scuotere la squadra, altrimenti le vacanze sembrano vicinissime.
Dentro Schlegel e poi cos’altro? Quali stranieri affiancare a Joly, Arcobello e Carr? Bella domanda… Insomma, il Lugano è ancora un rebus e non ha le fattezze di una squadra che è arrivata ai playoff con le idee chiare.
Sappiamo che a volte basta una scintilla per scatenare un incendio, per ribaltare tutto, ma il tempo stringe e stasera sembra davvero l’ultima occasione.
Vincere a Friborgo non è mai facile, anche perché quest’anno la squadra di Dubé punta all’impresa di vincere il titolo che non riuscì nemmeno ai leggendari Bykov e Chomutov.
Ma il Lugano, anche questo Lugano, ha il diritto di crederci e di provarci.
(Foto Keystone/Anex)