FORMULA UNO
Calma Ferrari, calma...
Doppietta della rossa che approfitta del ritiro di Verstappen: sarà un Mondiale diverso dal solito?
Pubblicato il 24.03.2024 13:32
di Silvano Pulga
Quando eravamo bambini, nostro padre amava proferire, in determinate occasioni, la frase "Calma Peder, Peder calma!" Non era originale, ovviamente, ma arrivava dritta dritta da uno sketch comico di Walter Chiari, con protagonista un personaggio che veniva continuamente provocato da un altro individuo. Per non reagire, il protagonista faceva una sorta di training autogeno, ripetendosi continuamente "Calma Peder, Peder, calma..." Alla fine, però, cedeva, riempendo di botte l'interlocutore, dopo l'affermazione "Eh ma quel Rivera lì, non è mica capace di giocare a pallone!" Noi, dall'alba di stamattina, dopo la doppietta Ferrari in Australia (Carlo Sainz primo, Charles Leclerc secondo) stiamo facendo, appunto, professione di calma, come il personaggio di Walter Chiari.
Max Verstappen, questa volta, è stato tradito dalla meccanica. Dopo essere stato superato, nelle prime tornate, da Carlos Sainz, l'olandese ha iniziato a parlare via radio coi box, lamentandosi della macchina. Subito dopo, si è intravisto un po' di fumo uscire dalla parte posteriore della monoposto, che si è dovuta fermare dopo alcuni minuti. A quel punto, via libera al resto del gruppo dove la Ferrari, in questo momento, ha dimostrato di avere qualcosa in più delle altre. Gara da dimenticare per le Mercedes, con Lewis Hamilton Ritirato e George Russel coinvolto in un incidente nel finale, del quale è stato ritenuto responsabile Fernando Alonso, mentre Lando Norris su Mc Laren ha ottenuto un ottimo terzo posto (vogliamo dire che questo pilota è bravo bravo?), con il compagno Oscar Piastri quarto, seppure più staccato. Lontane le Sauber, con Valtteri Bottas 14° e Guanyu Zhou subito dietro di lui.
Calma, dunque: perché è ancora prestissimo, perché Max Verstappen era partito ancora una volta in pole position, perché bisognerà capire cos'è accaduto alla monoposto anglo/austriaca (si parla di un problema ai freni), e perché l'olandese volante, con la macchina in ordine, dava un secondo al giro al resto del gruppo. Certo, un problema di affidabilità, da quelle parti, è una novità assoluta. Però è anche vero che, come dimostrano innumerevoli episodi nella storia di questo sport, a volte è un bullone che vale mezzo franco a cedere all'improvviso, vanificando il lavoro di un intera scuderia. Sergio Pérez, quinto a oltre 56" dal leader, ha dimostrato, ancora una volta, che la macchina veloce deve anche essere in mano a un pilota all'altezza. Lo ricordiamo a chi ritiene Max un miracolato dalla meccanica e dal genio dei progettisti: anche, ma non solo. 
Non siamo ovviamente i soli a gettare acqua sul fuoco. Il team principal della Ferrari, Frédéric Vasseur, infatti, pur euforico per la doppietta, ha dichiarato che il lavoro da fare è ancora tanto, soprattutto per la crescita delle prestazioni nel passo gara. La direzione è quella giusta, i piloti stanno facendo bene, ma già a Suzuka (7 aprile) si vedrà se le promesse verranno mantenute. Del resto, anche tra le righe, nessuno ha mai parlato, a Maranello, di puntare al mondiale. Certo, se le Rosse dovessero continuare a far bene con entrambi i piloti, un pensierino al titolo costruttori lo si potrebbe anche fare, chissà. Per ora, come diceva il nostro Vecchio "Calma Peder... Peder, calma."  
(Foto Keystone)