HOCKEY
Sarà anche Schlegel contro Berra
Domani a Friborgo gara7: la pressione è tutta sulle spalle del Friborgo?
Pubblicato il 27.03.2024 08:05
di Marco Maffioletti
Tutti in carrozza per l’apice che l’hockey può offrire. Una gara-7 di una serie! IL Lugano non smette di regalare grandi sensazioni e domani a Friborgo si è guadagnato la possibilità di accedere alla semifinale. Quasi nessuno avrebbe scommesso su un simile scenario dopo le prime due partite di questo quarto di finale. La pressione sarà tutta sulle spalle dei Dragoni. Inondati dall’entusiasmo straripante e sicurissimi di passare il turno, sulle rive della Sarine ci si attende il titolo, non è un mistero. Quella di domani sarà dunque la partita della paura per i padroni di casa, mentre per i bianconeri sarà quella della grande chance. A questo punto non ci sono più favoriti. Gli uomini di Gianinazzi non hanno davvero nulla da perdere al contrario dei rivali. Hanno già migliorato quanto fatto nella scorsa stagione (eliminati dal Ginevra ai quarti in 6 partite), sono riusciti ad eliminare l’Ambrì nei play-in recuperando oltretutto un 4 a 0 nella sfida di andata e hanno rifatto superficie contro un Gottéron che sembrava dominare. Insomma il Lugano non molla mai.
Per il Friborgo, secondo della regular season, farsi eliminare dai sottocenerini sarebbe un terribile smacco e delusione, quest’ultimi invece possono affrontare il match decisivo con serenità e senza nessun timore. In ogni caso sarà una stagione da ricordare positivamente con tante emozioni offerte ai propri tifosi. Il fattore pista conterà poco, la storia insegna che parecchie gare-7 sono state vinte dalla squadra ospite, pure il Lugano ha sperimentato questo fatto sulla propria pelle in passato. Con il passare dei minuti e se le cose non dovessero iniziare bene, il vantaggio casalingo potrebbe anche rivelarsi un boomerang per i padroni di casa con il pubblico che potrebbe spazientirsi. L’unico vero vantaggio per i Burgundi è di poter effettuare l’ultimo cambio ed eventualmente nel complesso di avere magari qualche uomo in più di esperienza nelle proprie file rispetto ai rivali. Ciò vale anche per il ruolo fondamentale, quello del portiere. Reto Berra di “belle” nella sua lunga carriera ne ha disputate 3, anche se c’è da dire che l’ultima risale al lontano 2013 quando ancora giocava nel Bienne. I Seeländer persero per 6 a 1 la gara decisiva nei quarti di finale contro il Friborgo. Sempre a Bienne, nel 2010, Berra vinse 3 a 2 gara-7 dello spareggio ai supplementari contro il Losanna. Infine nel 2007, quando difendeva i colori dello Zsc, il 37enne uscì sconfitto nel quarto di finale contro il Davos con il punteggio di 3 a 0.
E Schlegel? Per il 29enne, autore sin qui di prove semplicemente superlative, sarà la prima “bella” da professionista. Per lui sarà dunque un nuovo feeling, un’esperienza arricchente in ogni caso. Chissà se magari il buon “Nik” prenderà in mano il suo cellulare e contatterà l’amico fraterno di sempre Melvin Nyffeler al fine di chiedere qualche consiglio e dritta su come affrontare una simile sfida. Il portiere del Rapperswil, che oltretutto è stato allenato per tantissimi anni dal papà di Schlegel, vinse la gara-7 più importante e drammatica degli ultimi lustri, quella dello spareggio del 2018, con i sangallesi capaci d’imporsi 2 a 1 all’overtime e festeggiare la promozione a scapito del retrocesso Kloten. La speranza è che “Nik” riesca a emulare il suo socio.
(Foto Keystone/Crinari)