Samuel
Molnar ha 21 anni, ha origini italiane e ungheresi, è un ragazzo
dallo sguardo perspicace, scruta l'orizzonte sperando. Non teme la
vita, la vuole esplorare. La sente come una promessa e non come una
minaccia. Il suo presente lo percepisce come proiezione nel futuro. Forse
rammenta le parole di una canzone di Vecchioni: “Non è vero che
la ragione sta sempre col più forte. I poeti spostano i fiumi con il
pensiero”. Samuel è un difensore centrale, gioca nel Vedeggio
in Seconda Lega. E sogna in grande.
La
passione per il calcio.
“Me
l'ha trasmessa mio padre, ho cominciato a tirare calci al pallone in
giardino. È come se avessi scoperto un mondo, una dimensione”.
L'inizio.
“Ho
fatto una lunga trafila tra Rapid e le giovanili del Lugano, per due
anni ho militato nel Team Ticino. Anni bellissimi e intensi, mi hanno
fatto crescere come calciatore e come persona”.
Poi?
“La
sfortuna. Ho subito un infortunio che mi ha tenuto lontano dal campo
un anno e mezzo. Ho ripreso con il Vedeggio. Ho ritrovato mister
Fabio Mascetti, l'avevo conosciuto ai tempi del Lugano. Ha una
mentalità vincente. Puntiamo alla Coppa Ticino”.
Oltre
il calcio?
“Ho
conseguito una maturità liceale. Il progetto è quello di
frequentare l'Università di Basilea e precisamente la facoltà di
Scienze motorie”.
Il
presente?
“Sto
facendo il servizio civile, presso una Residenza per anziani del
Luganese. Un'esperienza unica e arricchente. Ho scoperto un mondo, ho
trovato persone fantastiche, ho dato un senso alle parole dignità e
umanità. Per non parlare del confronto tra generazioni”.
Il
tempo libero?
“Lo
trascorro come tutti i ragazzi della mia età. Esco con i miei amici,
vado al cinema. Ma la mia vita è il calcio: mi alleno con scrupolo,
curo il mio corpo e penso sempre a un prato verde”.
Il
sogno.
“Arrivare
alla Super League. Lo spero, ci credo e lo voglio. Sognare non costa
nulla e mi stimola a fare meglio e impegnarmi”.
E
sempre parafrasando Vecchioni: “I naviganti infiniti sanno parlare
con il cielo. Chiudi gli occhi ragazzo e credi solo a quel che vedi
dentro”.