IL LUGANOLOGO
Gettate le basi per tornare a vincere
Lugano sconfitto, ma c'è la sensazione di aver costruito qualcosa di importante per il futuro
Pubblicato il 29.03.2024 10:14
di Doriano Baserga
Spiace tantissimo. Uscire così fa male. Inutile negarlo.
Non è bastata un’altra buona partita, in cui si è giocato alla pari con il Friborgo, per andare avanti in questi playoff.
Siamo fuori, al termine di una stagione di alti e bassi, che però ci fa sperare in un futuro migliore.
Sì, perché al di là della delusione del momento, espressa anche da dirigenza, staff e giocatori, la sensazione è che questo Lugano stia crescendo. Insomma, sono state gettate delle fondamenta solide.
Certo che arrivare settimi in regular season, al di là dell’insidioso play-in che abbiamo dovuto affrontare, comporta degli svantaggi, come abbiamo visto ancora ieri sera. Disputare gara7 fuori casa ci è costato l’eliminazione. L’avessimo giocata nella nostra Corner Arena forse saremmo qui a parlare di un risultato diverso, ma il Friborgo, che ha chiuso con più di 100 punti la sua stagione, non ha rubato nulla. Anzi.
Il Lugano però, come hanno detto e scritto in tanti, esce a testa alta. E ne ha tutto il diritto. La squadra è tornata a far battere il cuore dei tifosi e questo è già un gran bel risultato.
L’ambiente nella pista, ancorché non piena nemmeno nei playoff, è stato elettrizzante e trascinante, come ha sottolineato anche il nostro Presidente. Bisogna andare orgogliosi di cosa hanno fatto questi ragazzi, martoriati tutta la stagione da una serie impressionante di infortuni.
E come ha detto Gianinazzi, la fierezza risiede nel fatto che questo gruppo non ha mai mollato: anzi, proprio nei momenti apparentemente più difficili, ha saputo riemergere. E questo carattere fa ben sperare per la prossima stagione.
Si riparte proprio dal giovane coach, che esce indenne da un campionato che avrebbe anche potuto schiacciarlo a livello di pressione, e che invece si porta a casa un importante bagaglio di esperienza che gli servirà per ripartire tra qualche mese.
Ora tocca a Domenichelli, ieri sera apparso molto deluso, costruire una squadra che possa far veramente sognare i tifosi.
Ci vogliono stranieri all’altezza, che possano affiancare quelli che, durante questa stagione, hanno dimostrato, assieme ad alcuni svizzeri, di essere da Lugano.
In porta Schlegel partirà sicuramente titolare, mentre l’arrivo di van Pottelberghe assicura di poter schierare sei stranieri di movimento.
Bisognerà alzare l’asticella, credere di poter arrivare più in alto, puntare almeno alle semifinali. In fondo quest’anno è mancato davvero poco.
Dobbiamo tornare a credere di poter vincere presto un titolo: il Lugano che non supera i quarti di finale dal 2018 non è in linea con un club che ha vinto sette titoli e ha scritto pagine importanti di questo sport. È una statistica che bisogna cancellare. Già dalla prossima stagione! 
(Foto Keystone/Anex)