HOCKEY
Thürkauf su tutti
Le pagelle della stagione dell'HC Lugano
Pubblicato il 29.03.2024 10:35
di Marco Maffioletti
Ecco le pagelle finale della stagione dell'HC Lugano:
Portieri:
Niklas Schlegel: Gioca ad altissimi livelli per tutta la regular season. Peccato per quell’infortunio che lo tiene lontano dal ghiaccio per quasi due mesi. Al rientro nei playoff sfodera la sua arte migliore dimostrandosi un vero baluardo. 5.5
Mikko Koskinen: Anche nella sua seconda stagione giustifica raramente la sua licenza straniera. Perlomeno sostituisce bene l’infortunato Schlegel nel finale di regular season. Se ne va lasciando non certo chissà che ricordo. 3.75
Difensori:
Joey LaLeggia: Offensivamente dà un contributo abbastanza buono, anche in qualità di attaccante, difensivamente mostra tutti i suoi limiti. La sensazione è che lui faccia quello che ci si poteva aspettare, casomai è la tipologia dell’acquisto a rivelarsi sbagliata. Nell’ultimo spezzone di stagione finisce nel dimenticatoio. 4
Santeri Alatalo: Qualche errore in fase d’impostazione e nella gestione del disco, ma nel complesso una stagione in crescendo con buoni impulsi offensivi. Si toglie il lusso d’indossare il casco da topscorer nei playoff. 4.75
Calle Andersson: Alterna il meglio al peggio, da giocate geniali a errori clamorosi. Inizia maluccio, poi si migliora, prima di calare nuovamente, è imprevedibile, non si sa mai cosa aspettarsi. In sostanza nulla di nuovo, questo è il suo stile di gioco. 4.25
Bernd Wolf: L’austriaco gioca la sua miglior stagione da quando è a Lugano. Solido e preciso, si toglie pure qualche soddisfazione a livello personale siglando punti importanti. Peccato che partirà a Kloten. 5
Mirco Müller: Il solito gigante, blocca tiri a quantità industriali ed è onnipresente, un vero muro. Termina la regular season con un + 19. Grande coraggio e spirito di sacrificio, un esempio per tutti. 5.25
Jesper Peltonen: Una delle piacevoli sorprese, arriva in sordina tra lo scetticismo, ma si dimostra molto solido, gioca semplice e concede pochissimo terminando la stagione regolare  con un +16’. Giustissimo e meritato il suo rinnovo di contratto. 5.25
Samuel Guerra: A volte in difficoltà, commette qualche svarione sicuramente evitabile, ma rimane comunque un elemento utile grazie alla sua esperienza e calma. 4
Leandro Hausheer: Alla sua prima vera stagione ai massimi livelli, il giovane matura esperienza. Alterna prestazioni incoraggianti ad altre più nebulose. Sarà interessante vedere il suo sviluppo nel prossimo campionato. 4
Tennyson Matt: Arriva nel finale e nonostante sia fermo da tutta la stagione riesce a dare un buon apporto difensivo con il suo fisico e la sua routine. 4.5
Attaccanti:
Calvin Thürkauf: Il capitano è straripante, trascina di peso la squadra e termina la regular season al secondo posto della classifica dei cannonieri. Qualità e quantità in ogni angolo del ghiaccio. Chissà se resterà. 5.75
Michael Joly: Un artista dotato di una tecnica sopraffina, con la sua fantasia entusiasma il pubblico e produce molti punti, l’intesa con Thürkauf e Carr è da urlo. Il loro blocco è stato probabilmente il più letale dell’intero campionato. 5.25
Daniel Carr: Il canadese dimostra tutte le sue doti giocando un campionato ad altissimi contenuti. La sua tripletta in gara-4 dei playoff è forse l’apice della sua stagione. Peccato per l’infortunio che lo tiene ai box per un bel po’. 5.25
Mark Arcobello: L’esperto statunitense offre un ottimo contributo, oltre le più rosee aspettative. Fornisce parecchio a livello contabile, si dimostra importantissimo agli ingaggi e fondamentale per gli equilibri del team. Molto bravo anche in boxplay. 5
Luca Fazzini: La porta la vede sempre, il gol lo ha nel sangue. È uno degli svizzeri più produttivi dell’intera lega. I suoi limiti difensivi però a volte vengono a nudo. 4.75
Markus Granlund: Un inizio difficile, poi s’infortuna proprio quando stava ingranando. Difficilmente lo rivedremo in bianconero. 4.
Giovanni Morini: Purtroppo la sua stagione s’interrompe bruscamente. Quello schianto alla balaustra, che gli costa la frattura del bacino, è uno degli episodi più brutti e tristi di questi mesi. Sino a lì l’italiano aveva portato la solita generosità. È sicuramente mancato nei momenti clou, specie nel postseason. 4.5
John Quenneville: Il canadese arriva a stagione in corso senza match nelle gambe e si vede. Porta fisicità, ma troppo sovente rimedia penalità sicuramente evitabili. A livello contabile fornisce troppo poco, appena due le reti. 3.5
Matthew Verboon: Il giovane elvetico, alla prima stagione in NL, lascia intravedere caratteristiche interessanti. C’è della qualità, nel prossimo campionato sarà lecito attendersi uno step in più. 4.25.
Cole Cormier: vale in sostanza lo stesso discorso fatto per Verboon. 4.25
Marco Müller: Il suo lungo infortunio toglie al Lugano un elemento fondamentale. Quando è sul ghiaccio si vede e si sente, anche se non è sempre al top della forma. Un leader capace di fare tutto bene, poco importa in che fase di gioco. 4.5
Arttu Ruotsalainen: La magia all’overtime di gara-3 a Friborgo è l’apice di una stagione altrimenti deludente, malgrado un grande impegno e professionalità. Ci si aspettava un ben altro impatto a livello di spettacolarità e produzione, invece si ritrova a svolgere prevalentemente del lavoro oscuro. 3.75
Marco Zanetti: Il 22enne italiano fa fatica a imporsi, la sua velocità e la sua vivacità non sempre compensano il suo fisico leggero, si danna l'anima e non molla mai, ma fatica a essere produttivo. 4
Jeremi Gerber: Vive il suo momento di gloria a Langnau, quando segna due delle sue tre reti stagionali. Per lui una stagione in sostanza da dimenticare, quasi sempre ai margini. Difficile credere che sarà davvero il sostituto di Bykov a Friborgo. 3.25
Julian Walker: Vale in sostanza quanto scritto per Morini. A settembre compierà 38 anni, lo rivedremo ancora in pista? 4.
Stéphane Patry: Relegato a un ruolo marginale, si guadagna più spazio nel finale e segna un magnifico gol nei quarti di finale. L’impressione è che i numeri li abbia, ma manca ancora qualcosa per il grande salto. 3.75
Roberts Cjunskis: Grazie agli infortuni degli altri riceve relativamente parecchio spazio, il giovane porta tanta grinta e un impegno encomiabile. Sarà interessante vedere se nel prossimo campionato troverà spazio regolarmente. 4.
Mario Kempe: Uno dei tanti arrivati a stagione in corso, lo svedese non mostra nulla di trascendentale, ma dimostra di essere tatticamente utile e si sacrifica parecchio. 4
Aleksi Peltonen: Giunge da Davos (dopo un’ingiusta sospensione dovuta all’assunzione di un farmaco a causa del diabete) per sopperire all’emergenza dovuta ai ferimenti, ma non dimostra di avere i numeri per imporsi a questi livelli, apporto impalpabile 3.5.
Lorenzo Canonica: Un lungo stop dopo una manciata di partite rende difficile valutare il campionato del rookie, ma il poco mostrato, è promettente. 4.25.
Il coach Luca Gianinazzi: Alla sua prima intera stagione il giovane coach dimostra già grande maturità e lucidità. Non si lamenta mai degli infortuni, preferisce cercare soluzioni. Ha il merito di creare un blocco atomico, quello di Thürkauf, Joly e Carr. Riesce a portare serenità a tutto l’ambiente. 5.5
Fatton, Snellman, Villa, Arnaud e Maxime Montandon, Golja, Domenichelli: troppo poco impiegati, senza valutazione.
(Calvin Thürkauf nella foto Keystone/Golay)