Calcio
Una vittoria da grande squadra
I bianconeri, a Losanna, ottengono un successo "sporco" ma importante
Pubblicato il 31.03.2024 07:03
di Silvano Pulga
Le chiamano "vittorie sporche", e sono quelle che arrivano quando non si è disputata una grande partita. Come già scritto, il risultato, tutto sommato netto, non deve infatti trarre in inganno: il primo gol dei ticinesi è infatti arrivato solo al 76', a opera di Doumbia, subentrato all'infortunato Hajrizi un quarto d'ora prima, nonostante la chiara differenza di valori individuali tra le due compagini e il fatto, non certo secondario, che i bianconeri si trovassero in superiorità numerica più o meno dalla fine della prima frazione, per effetto del cartellino rosso sventolato sotto il naso di Diakité al 44', per un brutto fallo su Bislimi, costretto poi a lasciare il campo. Vittoria sporca, perché ottenuta nonostante una gara nervosa, dove i sottocenerini hanno avuto sì un netto predominio rispetto al possesso palla, ma con qualche difficoltà a rendersi pericolosi nei sedici metri avversari, e dove hanno visto uscire per infortunio un paio di titolari importanti. Come ha detto Mattia Croci-Torti ai microfoni della RSI, a fine gara, queste sono partite che vincono le squadre forti, le quali riescono a restare sul pezzo anche quando le cose non vanno proprio come da pronostico. Tre gol segnati, e due realizzati da giocatori subentrati (oltre a Doumbia, Przybyiko, al primo centro in gara ufficiale): insomma, c'è da essere soddisfatti, anche se non manca, ovviamente, un po' di apprensione per le condizioni dei due giocatori usciti anticipatamente per infortunio. Martedì vedremo chi potrà recuperare, tra quelli già in infermeria. La squadra, in definitiva, continua a dimostrare di aver raggiunto un livello di maturità ottimale. Certo, l'avversario non era di quelli che intimorivano: però, più passava il tempo, e più la pratica si complicava. Sono quelle situazioni dove, nel tennis, si parla di "braccino", cioè dell'incapacità di assestare a un avversario indebolito il colpo decisivo, facendolo rientrare in partita. Di sicuro, se i bianconeri non fossero rientrati in Ticino coi tre punti, dopo essere stati in superiorità numerica, le polemiche sarebbero state servite. Ora, invece, si può guardare al futuro immediato con ottimismo, nonostante si debbano valutare, come scrivevamo sopra, le condizioni fisiche di qualche elemento. Quinta vittoria consecutiva: una piccola impresa già riuscita al Crus due stagioni fa, e prima ancora da Paolo Tramezzani, nell'era Renzetti. Punti importanti, che consentono di accorciare sul Servette sconfitto a Winterthur nelle prove generali di semifinale di Coppa svizzera (come dire che una finalissima tra due compagini entrambe al di là del Röstigraben è ancora tutta da ottenere). Dopodiché, al fischio finale della sfida della Schützenwiese, il prossimo fine settimana, si alzerà la testa e si guarderà la classifica, come dice giustamente il tecnico di Vacallo. Per ora, si aspetta la sfida in casa col Basilea, martedì sera, sperando in un grande afflusso da parte del pubblico di casa: la squadra lo merita, l'avversario è di quelli blasonati, anche se in crisi, e la classifica è di quelle che fanno sognare. Se non ora, quando venire a Cornaredo? Insomma, i bianconeri sono attesi da una settimana importante. E proviamo, solo per un momento, a pensare se quel pallone colpito da Celar a Ginevra, anziché stamparsi sull'asta per poi consentire, in modo beffardo, la ripartenza dei padroni di casa, con tutto ciò che ne è conseguito, si fosse insaccato. Speriamo che quell'occasione non si riveli, a fine stagione, decisiva per i destini di questa squadra. 
(Foto Keystone/Bott)