Calcio
Pioli si tiene stretto il Milan
I rossoneri vincono, convincono e sono ambiziosi
Pubblicato il 02.04.2024 07:36
di A. L.
Stefano Pioli è sicuro: i 14 punti di distacco dall'Inter non sono reali, la distanza non è così netta. La differenza l'ha fatta solo un mese, il Milan si è distratto un attimo e i nerazzurri sono scappati, altrimenti per gioco e risultati i suoi ragazzi sono competitivi come i cugini. I rossoneri hanno giocato un super marzo, la squadra è in crescendo, il secondo posto è quasi messo in sicurezza e poi c'è il grande obiettivo europeo: l'Europa League, la vittoria del trofeo è possibile e la stagione sarebbe salva. Il tecnico non vacilla, si sente saldo e in sintonia con la società. Spiega: “Il Milan non si lascia. Il Milan è il Milan. Siano entrambi ambiziosi”. La sfida non è lanciata, ma continua. Altro che destino segnato, Pioli vuole rimanere alla guida dei milanesi, difende strenuamente la sua panchina. Gli addetti ai lavori, televisioni e giornali, rispetto al suo operato, muovono critiche edulcorate, le polemiche sono contenute e smorzate. È l'onda lunga berlusconiana. Ma c'è una partita che potrebbe cambiare tutto. Perché il calcio vive solo di presente. I giudizi sono contemporanei. E mutano. Pioli lo sa anche se non lo ammette: non può perdere il derby, lo dovrebbe vincere, almeno pareggiare. L'ennesimo smacco non sarebbe tollerato. Il vero nemico del tecnico è una parte dei tifosi. La pressione social esiste. Certo gli americani sono tetragoni, non si fanno influenzare, ragionano in maniera realistica, una bandiera come Maldini è stata ammainata con cinismo e senza soverchie spiegazioni. Ma il derby rischia di diventare una partita campale, Pioli e il Milan non la possono sbagliare. La storia recente va cambiata e le potenzialità ci sono. La stracittadina va vinta per dimostrare che la differenza è colmata. Il resto sarà una conseguenza, l'ordine sarà ristabilito, le gerarchie attenuate. Questo sarà il mese di aprile: una breve attesa. Altro di eclatante il campionato non segnala.