CALCIO
Il merito è dello staff
Pablo Bentancur, infastidito da un nuovo striscione- contro, mette in vetrina l’encomiabile lavoro degli spagnoli
Pubblicato il 02.04.2024 07:40
di Enrico Lafranchi
Le partite di calcio sono spesso come partite a scacchi: muovere la pedina giusta può voler dire mettere in scacco l’avversario. È quanto ha fatto il Bellinzona contro l’Aarau. Non è che Megias abbia avuto la bacchetta magica in mano, però la squadra è apparsa completamente trasformata. Merito soltanto del preparatore atletico che negli ultimi dieci giorni ha messo l’accento sulla preparazione fisica? “Il merito è tutto dello staff, un grande staff” – ha precisato a viva voce a fine partita Pablo Bentancur. Cinque gol (uno anche di Tosetti che lo rincorreva da quando è approdato a Bellinzona e uno di Mihajlovic al suo terzo sigillo) rifilati a una difesa che ha aperto praterie agli attaccanti (e non solo). “Se andiamo a vedere i quattro gol del secondo tempo sono tutti di qualità” (anche il primo, firmato da Chacon, furia scatenata, non è di meno). Si è trattato di una prestazione gagliarda, si è duettato su palloni a terra e alti, vinti a iosa contrasti e duelli. Magari siamo di manica larga questa volta, tutti meritano comunque un bel 5 nonostante le due reti-regalo e le due buttate via nel primo tempo. “Loro sono vulnerabili dietro, ma hanno grande qualità tecniche”.
Siamo d’accordo con Kubi, quello di Venerdi Santo è stato un altro Bellinzona: “Ci siamo divertiti come non succedeva da anni, abbiamo visto dei bei gol. Speriamo si vada avanti così, che questa vittoria faccia morale”.
E anche classifica. Domenica il Vaduz ha avuto la meglio del Thun portandosi a quota dei granata con 31 punti. Si deve tenere conto anche della vittoria del Baden sul Wil, successo che permette alla formazione argoviese di restare in corsa per la salvezza a sole 4 lunghezze dallo Sciaffusa che ci ha lasciato le penne alla Maladière con lo Xamax che si proietta ora verso il terzo posto: i neocastellani hanno soltanto 2 punti di ritardo sull’Aarau che sabato speriamo riesca a tenere a bada i renani al Brügglifeld.
Occhio, in casa ACB, soprattutto al Baden che venerdì potrebbe arraffare altri 3 punti in quel di Nyon. I vodesi avranno probabilmente ancora nelle gambe le quattro ‘pappine’ prese dal Sion che ha distanziato  nuovamente (di 5 lunghezze) i bernesi di Lustrinelli.
I granata a Wil non avranno la vita facile. Sconfitti in casa nella prima di campionato hanno in seguito bloccato sullo 0-0 i sangallesi a due riprese: i 7 punti sulla ‘cenerentola’ non gli permettono sicuramente di stare tranquilli in vista dello scontro diretto del 19 aprile al Comunale.
Qualcosa, lo diciamo anche noi, è in ogni caso cambiato (in meglio). Peccato che nella freddissima serata quei pochi spettatori sugli spalti siano stati tenuti all’addiaccio a furore di folate di vento gelido sul versante dei pioppi. Uno striscione esposto alla base della tribunetta metallica (un pugno allo stomaco in uno stadio di Challenge League!) ha dato fastidio al patron. La scritta “Pablo Pablito - imbarazzo garantito” si presta in effetti ad interpretazioni diverse. I giocatori prima di andare a salutare i Boys si sono trattenuti per una decina di minuti al centro del campo. Abbiamo chiesto delucidazioni al capitano e a Dragan. Ne parliamo a parte.
(Foto Keystone/Putzu)