Le partite di calcio sono
spesso come partite a scacchi: muovere la pedina giusta può voler dire mettere
in scacco l’avversario. È quanto ha fatto il Bellinzona contro l’Aarau. Non è
che Megias abbia avuto la bacchetta magica in mano, però la squadra è apparsa completamente
trasformata. Merito soltanto del preparatore atletico che negli ultimi dieci
giorni ha messo l’accento sulla preparazione fisica? “Il merito è tutto
dello staff, un grande staff” – ha precisato a viva voce a fine partita
Pablo Bentancur. Cinque gol (uno anche di Tosetti che lo rincorreva da quando è
approdato a Bellinzona e uno di Mihajlovic al suo terzo sigillo) rifilati a una
difesa che ha aperto praterie agli attaccanti (e non solo). “Se andiamo a
vedere i quattro gol del secondo tempo sono tutti di qualità” (anche il
primo, firmato da Chacon, furia scatenata, non è di meno). Si è trattato di una
prestazione gagliarda, si è duettato su palloni a terra e alti, vinti a iosa contrasti
e duelli. Magari siamo di manica larga questa volta, tutti meritano comunque un
bel 5 nonostante le due reti-regalo e le due buttate via nel primo tempo. “Loro
sono vulnerabili dietro, ma hanno grande qualità tecniche”.
Siamo d’accordo con Kubi,
quello di Venerdi Santo è stato un altro Bellinzona: “Ci siamo divertiti
come non succedeva da anni, abbiamo visto dei bei gol. Speriamo si vada avanti
così, che questa vittoria faccia morale”.
E anche classifica. Domenica
il Vaduz ha avuto la meglio del Thun portandosi a quota dei granata con 31
punti. Si deve tenere conto anche della vittoria del Baden sul Wil, successo
che permette alla formazione argoviese di restare in corsa per la salvezza a
sole 4 lunghezze dallo Sciaffusa che ci ha lasciato le penne alla Maladière con
lo Xamax che si proietta ora verso il terzo posto: i neocastellani hanno soltanto
2 punti di ritardo sull’Aarau che sabato speriamo riesca a tenere a bada i
renani al Brügglifeld.
Occhio, in casa ACB,
soprattutto al Baden che venerdì potrebbe arraffare altri 3 punti in quel di
Nyon. I vodesi avranno probabilmente ancora nelle gambe le quattro ‘pappine’
prese dal Sion che ha distanziato nuovamente (di 5 lunghezze) i bernesi di
Lustrinelli.
I granata a Wil non avranno
la vita facile. Sconfitti in casa nella prima di campionato hanno in seguito
bloccato sullo 0-0 i sangallesi a due riprese: i 7 punti sulla ‘cenerentola’
non gli permettono sicuramente di stare tranquilli in vista dello scontro
diretto del 19 aprile al Comunale.
Qualcosa, lo diciamo anche
noi, è in ogni caso cambiato (in meglio). Peccato che nella freddissima serata
quei pochi spettatori sugli spalti siano stati tenuti all’addiaccio a furore di
folate di vento gelido sul versante dei pioppi. Uno striscione esposto alla
base della tribunetta metallica (un pugno allo stomaco in uno stadio di
Challenge League!) ha dato fastidio al patron. La scritta “Pablo Pablito - imbarazzo
garantito” si presta in effetti ad interpretazioni diverse. I giocatori prima
di andare a salutare i Boys si sono trattenuti per una decina di minuti al
centro del campo. Abbiamo chiesto delucidazioni al capitano e a Dragan. Ne
parliamo a parte.
(Foto Keystone/Putzu)