Premessa:
la storia recente conferma che Real e City sono delle autentiche
superpotenze, in Champions non esiste una sfida migliore e incerta.
Dopo il gol di Bernardo Silva, a Madrid, si è scatenato il caos. Il
giudizio è quasi unanime: tutto si è compiuto; il futuro si è realizzato; si è praticato un altro sport. La partita è stata definita:
un inno al calcio; epica; uno spettacolo; indimenticabile. Annibale
Frossi, era un bomber occhialuto nonché avvocato, fu il
trascinatore, a suon di gol, dell'Italia che vinse la medaglia d'oro
alle Olimpiadi del 1936. Fu anche allenatore e praticò il
giornalismo. Sosteneva che lo 0-0 fosse il risultato perfetto,
significava che la difesa in particolare e la tattica in generale
erano state eseguite in maniera esemplare. Tesi confermata,
reiteratamente, da Gianni Brera, uno dei maestri della carta stampata
in Italia. Real-City è stata una partita intensa ed emozionante,
connotata da ritmi forsennati e continui capovolgimenti di fronte. Il
risultato sempre in bilico ha fatto il resto. Lo schema è diventato
superfluo e inutile. Ci sono stati errori e le squadre hanno lasciato
metri di campo all'avversario. Perché questo è il punto: lo
spettacolo è andato in onda, il tifoso si è divertito, ma la
bellezza del gioco è stata o meno esaltata? La bellezza intesa come
perfezione e armonia. Quella che infonde ammirazione e stupisce. Ora
sembra appartenerci, ora sfugge. Real e City sono la manifestazione
evidente della “Società dello spettacolo”, dove tutto scorre
veloce, dove tutto è immagine. Il gesto non è pensato ma è
eseguito. L'invenzione è superflua, la fantasia un orpello. Per chi
assiste all'evento, la passione diventa un lieve e momentaneo
sollievo, si tratta di una riconciliazione estemporanea.
Postilla:
Haaland è stato il peggiore in campo e probabilmente era anche il
meno dotato da un punto di vista tecnico; la ristrutturazione del
Bernabeu è costata, il tetto è magnifico ma secondo Guardiola
l'erba non è all'altezza dell'impianto.
Lo
scriveva Umberto Eco: “La verità, prima che faccia a faccia, si
manifesta a tratti”.
(Foto Keystone)