CALCIO
Bellinzona pronto al rilancio
Diego Megias vuole rivedere a Thun l’undici volitivo e grintoso andato in onda con l’Aarau
Pubblicato il 12.04.2024 09:20
di Enrico Lafranchi
Sull’ultima partita è calato il sipario. La sconfitta è stata archiviata senza farne un dramma. La causa del pesante passivo è dovuta soprattutto a una difesa ballerina.
A Diego Megias abbiamo chiesto, dopo l’allenamento di giovedì, se c’è una spiegazione a una simile ‘trasfigurazione’ della squadra in una sola settimana. Da quando lo staff spagnolo è arrivato al Comunale nel dopopartita non si è mai praticamente potuto parlare con l’allenatore. Megias, al contrario, ha un ottimo senso della comunicazione. Non è la prima volta che lo avviciniamo, si mette volentieri a disposizione di tutti i colleghi.
Non parleremo con lui di modulo inefficace davanti e di pericolose crepe difensive, tanto meno gli chiediamo come mai è stato acquistato Benguché. Né un suo parere su Samba (sul cui comportamento è lecito comunque porsi qualche domanda), lontano parente del bomber di Promotion League.
Diego, come si può interpretare il ‘passaggio’ dal 5 a 2 all’Aarau all’1-4 di Wil?
“È difficile dare una spiegazione coerente. Subentrano diversi fattori, si tratta inoltre di due match diversi. Purtroppo nel calcio ci sono molte cose che non riusciamo a spiegare”.
Una questione di testa o di gambe?
“Anche qui non è facile fare un’analisi circostanziata: una volta è una questione tecnica o di tattica, un’altra di problemi psicologici. Succede in tutti gli sport”.
C’è la speranza di vivere un finale di stagione più sereno dell’anno scorso?
“Penso di sì, sono sicuro che manterremo il posto in Challenge League. La squadra è bene attrezzata, se non è nel gruppetto delle migliori dipende, come ho appena detto, da diversi ‘elementi’”.
Battere il Thun di questi tempi è un’impresa proibitiva: la mettiamo sul pari contro una squadra imbattuta in casa?
“No no, andiamo là per vincere, ci batteremo a viso aperto. Lo spirito di squadra non deve mai venire meno!”.
Ottimista?
Ride “Se sei pessimista la vita finisce…”.
Squadra al completo?
“A parte Benguché (menisco, ndr), tutti presenti”. 
Diego Megias è molto contento di questa sua ‘avventura’ svizzera. Lavoro, umiltà, continuità, educazione e unità d’intenti con i suoi colleghi sono sempre all’ordine del giorno. Dimostra anche una grande disponibilità con i media. Nella testa del preparatore atletico (e dello staff) c’è la certezza di ottenere la salvezza in modo da disputare anche la prossima stagione in Challenge League: “Raggiunto questo obiettivo saremo tutti felici e contenti!”. Come dire che bisogna far sì che il futuro del Bellinzona si avvicini al presente. A quello dello staff ci dovrà pensare Pablo.