Calcio
Lugano, avanti tutta
I bianconeri continuano a vincere e a sperare che davanti perdano ancora terreno
Pubblicato il 14.04.2024 07:01
di Silvano Pulga
Esiste la narrazione del "Da qua alla fine saranno N finali" e la realtà oggettiva dove invece, in campionato, la situazione si gestisce, cercando di ottimizzare il consumo di energie fisiche ma, soprattutto, mentali. E, a Zurigo, si è visto un Lugano che ha cercato di portare a casa i tre punti ma senza spremersi troppo, contro una squadra di livello tecnico più basso, come valori individuali e disposizione in campo, e dove il nuovo allenatore non è ancora, ovviamente, riuscito a imprimere le proprie idee tattiche. Il risultato è stato una gara noiosa, dove i bianconeri, bravi a trovare la rete in avvio (un rigore trasformato da Celar), hanno poi gestito, con qualche affanno a volte per il baricentro un po' basso (soprattutto nella ripresa), ma senza che Saipi abbia dovuto sventare situazioni particolarmente pericolose. Gli zurighesi hanno provato a metterla molto sul piano fisico, ed è singolare che, a pagarne le conseguenze disciplinari, sia stata la compagine più tecnica. Noi abbiamo visto un paio di circostanze dove ci sarebbero potuti stare dei cartellini gialli a carico dei padroni di casa; però è un dato di fatto, come già scritto, che incassare degli ammonimenti per perdite di tempo, o provvedimenti addirittura più gravi per interventi scomposti in momenti non particolarmente complicati della partita siano ingenuità da evitare. Belhadj, protagonista negativo in tal senso, di sicuro, non ci sarà sabato a Cornaredo contro il Losanna ma, soprattutto, mancherà a Sion in Coppa, in una gara che potrebbe durare 120' e dove, al di là della narrazione sulla profondità della rosa, avrebbe potuto giocare un ruolo importante. Vittoria quindi da squadra consapevole dei propri mezzi, anche se non da dominatrice assoluta: non ci sono state, infatti, tante conclusioni degli ospiti verso la porta avversaria. Però, per la prima volta in stagione, i ticinesi ottengono la posta piena contro le Cavallette (una sconfitta al Letzigrund e un pari a Cornaredo era stato il bilancio nelle altre due occasioni), trovandosi così davanti al Servette e a tre punti dall'YB capolista, in attesa delle sfide che vedranno impegnate le rivali. Venerdì, in conferenza stampa, Mattia Croci-Torti aveva dichiarato che gli algoritmi delle società che gestiscono i siti di scommesse assegnano ai suoi il 3,8% di possibilità di aggiudicarsi il titolo. Di sicuro, potrebbe non bastare ai bianconeri vincerle tutte da qua alla fine, se anche la capolista facesse altrettanto (escluso lo scontro diretto, ovviamente). Tuttavia, dal punto di vista mentale, il peso del pronostico sarà tutto sulle spalle di chi precede e che, solo due mesi fa, sembrava avesse già vinto il titolo. E, come abbiamo sempre sostenuto, la testa dei protagonisti, nel calcio e non solo, è fondamentale. Insomma, avere il Crus e i suoi dietro, a pochi punti, in un momento non brillante, non è una prospettiva simpaticissima per chi si trova davanti, con il ruolo di favorito e l'obbligo di vincere. Poi, come avevamo già scritto alcuni giorni fa, sarà decisivo il sorteggio del girone per il titolo: dove e quando si giocheranno le partite farà la differenza, e l'equità sportiva non sarà di casa, chiunque sia il beniamino dalla sorte. La speranza è che, nella prossima stagione, questa anomalia venga corretta. Per ora, non resta che vivere questo momento emozionante, sperando che siano tanti, sabato sera, a Cornaredo a sostenere i bianconeri nell'ultima partita della stagione regolare. Se davanti dovessero continuare a balbettare, come in queste ultime settimane, sarà un maggio di fuoco. Al netto, ovviamente, di ciò che accadrà a Sion il sabato successivo, anche se sarà una storia diversa. Ma sempre appassionante. E che bello esserci.
(Foto Keystone/Kraemer)