OFFSIDE
Un cucchiaio amaro
Steffen sbaglia due rigori: nella sua scelta ci sono almeno due errori
Pubblicato il 21.04.2024 08:57
di L.S.
Un rigore alla Panenka: per i più giovani, semplicemente un cucchiaio.
Questa volta nato male, con un’esecuzione che è finita placida tra le braccia del portiere croato del Losanna Letica.
Certo, era il minuto 95 e il Lugano conduceva per 2 a 0: insomma, la partita era in frigorifero. Probabilmente, con un altro risultato o in un altro momento, non l’avrebbe fatto. Chissà.
Steffen, comunque ha sbagliato. E non stiamo parlando dell’esecuzione ovviamente. No, ha sbagliato nel fare quella scelta e alla fine non ci ha fatto una gran bella figura.
Perché un rigore così, con questa strafottenza, lo puoi sempre tirare, ci mancherebbe, ma il fatto di farlo a partita ormai finita, lo trasforma in una presa in giro poco elegante.
Meglio farlo, allora, quando il rigore conta davvero, quando quel tiro pesa come un macigno. Allora sì che si vede la forza mentale e il fegato di un campione. Ricordate Bernardo Silva qualche giorno fa?
Dopo il primo rigore sbagliato, Steffen e Letica incrociano sorrisi e forse qualche battuta. Il clima, nonostante tutto resta disteso, la partita ormai è finita.
C’è però da ribattere quel penalty, perché il puntiglioso VAR si è accorto che il portiere era avanti di qualche centimetro.
Ci si aspetta, a quel punto, che un leader come lui, ceda il posto a un compagno. Sarebbe un modo elegante per chiedere scusa o almeno riconoscere l’errore. Insomma, Steffen non ha certo bisogno di tirare un rigore al minuto 95 per sentirsi una stella della nostra Super League.
E invece no, il nazionale si incaponisce, riprende la palla, visibilmente poco concentrato dopo la prima esecuzione, e sfodera un piatto che viene anestetizzato dal portiere vodese. Altro rigore parato.
Il signor Cibelli, che ormai ha tanta voglia di andare a casa, soprattutto dopo gli ultimi cartellini gialli sventolati in maniera frenetica (tutti e sei negli ultimi 25 minuti di partita), fischia finalmente la fine.
Il Lugano vince con pieno merito e la festa può iniziare.
Resta un piccolo retrogusto amaro per quei due rigori falliti e soprattutto per quell’occasione persa da Steffen, che con un semplice gesto, avrebbe potuto rafforzare la sua posizione di leader all’interno della squadra. Peccato.
(Foto Keystone/Crinari)