CALCIO
"È giusto crederci"
Angelo Renzetti analizza il momento entusiasmante del Lugano, che lotta per il titolo
Pubblicato il 21.04.2024 11:23
di L.S.
Due giorni fa ha compiuto 70 anni e ha riunito gli amici più intimi, quelli di una vita, tanto per intenderci.
L’adolescenza, il lavoro e il calcio. Un fil rouge che ha trasformato la serata in un bellissimo amarcord.
Tra aneddoti indimenticabili dei tanti personaggi che hanno raccontato storie divertenti, e ai più sconosciute.
Angelo Renzetti è una persona felice: tra Lugano e qualche apparizione nella sua amata Pescara, l’ex presidente del Lugano trova il tempo per continuare a portare avanti sia il suo lavoro di imprenditore che il tifo per la sua ex squadra.
Angelo, vedere questo Lugano non ti riempie un po’ di orgoglio?
“Direi che ciò che sta facendo questa squadra sta riempiendo d’orgoglio tutti i tifosi. Certo, avere una società così forte, che lavora molto bene e ha disponibilità, rende tutto più facile”.
Il Lugano di adesso è diverso dal tuo, vero?
“Beh, io ho fatto qualcosa che era più grande di me, anche grazie alla solidarietà di molta gente. Sono stati undici anni di una bellissima storia e quasi riusciamo a vincere una Coppa. Con i mezzi che avevamo, quella sì che sarebbe stata una vera impresa. Peccato”.
Qual è il invece il segreto di questo Lugano?
“Detto della società, che si sta muovendo bene, grazie anche a una regìa tecnica eccellente, credo che il vero punto di forza sia Croci-Torti. È un maniaco del calcio, un istrionico che ha sempre il polso della situazione. Non fosse arrivato Braga, probabilmente avrei messo lui in panchina, anche se a quel tempo c’era ancora il problema del patentino”.
Giusto parlare di titolo?
“Certo, bisogna crederci. La squadra attraversa un ottimo momento di forma e lo Young Boys, che ha venduto tanto a Natale, non è più imbattibile. La sfida di Berna tra un paio di settimane dovrebbe essere decisiva”.
Il Lugano segna tanto ma…
“Beh, Celar deve segnare di più se vuol veramente andare all’estero. Prima deve spaccare il mondo nel nostro campionato, poi lo potrà fare altrove. Ma per il momento, nonostante i gol che ha fatto, continuo a pensare che Vladi abbia qualcosa in più a livello di velocità”.
La difesa sembrava in difficoltà e invece…
“L’assenza di Hajrizi è pesante, ma Croci-Torti ha messo Doumbia sulla destra, che è più affidabile di Espinoza, e il reparto ha subito ritrovato stabilità”.
Intanto ieri sera i bianconeri hanno battuto il Losanna con un chiaro 2 a 0:
“Sì, una bella vittoria, che poteva essere anche più ampia. Il Crus ha una rosa profonda da cui poter attingere e fa quasi sempre le scelte giuste”.
Cosa ne pensi dell’episodio dei due rigori di Steffen nel finale?
“Se sei un leader devi sempre cercare di aiutare il gruppo e non cercare di fare il fenomeno. Soprattutto in una situazione in cui non c'era assolutamente bisogno. Nei momenti in cui si vince bisogna cercare di mantenere sempre alta l’attenzione e non cadere in questo tipo di situazioni. Io avrei fatto battere il secondo rigore a un compagno: sarebbe stato un bel modo per chiedere scusa”.
A questo Lugano adesso manca solo un po’ più di pubblico, no?
“È un problema endemico, ormai il territorio è quello che è, e la televisione ha cambiato le abitudini della gente. Il nuovo stadio migliorerà sicuramente le cose, ma bisognerà essere capaci di animarlo, di farlo diventare una sorta di teatro. Allora forse vedremo qualcosa di diverso a Cornaredo…”.

(Foto Keystone/Gianinazzi)