La
Super League piace. Gli appassionati gradiscono. E gli spettatori
frequentano gli stadi. La media è di 15mila tifosi ogni incontro. Guida la classifica lo Young Boys seguito da
oltre 28mila spettatori a gara; la chiude lo Stade Lausanne con
l'affluenza che supera le 2mila unità. Il Lugano è decimo, veleggia
nelle parti basse della graduatoria, seguito da 3mila e 400
fedelissimi. Nell'ultima partita contro il Losanna la media è stata
superata, c'erano 200 paganti in più. La vicenda è nota. I
bianconeri sono competitivi, sono una realtà del calcio svizzero. La
proprietà è solida, si muove con accortezza e lungimiranza. Ma
il Cantone e la città non rispondono, seguono le sorti dei ragazzi
di Croci-Torti con uno sguardo, quasi, distratto; la passione è
annacquata. Il tifo oltrepassa l'avvenimento, lo hanno indagato
sociologi, antropologi, è stato oggetto di libri e film. È un rito
che si rinnova e non teme concorrenti. È l'interruzione dell'uso
della ragione. Si riempie solo di emozioni. È un'esplosione di
pulsioni e una sedimentazione del sentimento. Il
tifoso è identitario, sente di vivere in una comunità. Al di là di questa analisi radicale, i numeri che riguardano il Lugano fanno riflettere. Esiste il
tifo-contro, ma in questo caso si può parlare di disinteresse.
Eppure il livello proposto dai bianconeri è di livello. La squadra
ha un'anima. Ma niente. Cornaredo non esplode di passione. L'assenza
della spinta del Cantone e di una parte della città è evidente. A
questo punto non interessa nemmeno spiegare il perché. Si può
solo esclamare: peccato. Eppure il sogno Champions League è a
portata di mano. Eppure l'ennesima finale di Coppa si può giocare.
Ma niente. E come se si avesse paura di gridare: Forza Lugano.
I risultati arrivano: sono quelli di una formazione, forte, che ha
stile e non ha paura. Affronta gli avversari a testa alta e
rappresenta degnamente il Cantone e la città di Lugano. Ma non basta. Il passato è andato e non ritornerà. I tempi sono fluidi. Attaccarsi
a una rivalità ancestrale è consolatorio, non è malinconico, è
solo una sterile rivalsa.
Calcio
Lugano, la squadra è presente mentre il pubblico è assente
I bianconeri fanno sognare, toccherebbe al pubblico fare la propria parte