Calcio
Il Classico deciso da un gol fantasma
In Spagna è caos per una rete non concessa al Barcellona
Pubblicato il 22.04.2024 07:23
di Red.
A Madrid si è giocato il classico, lo ha vinto all'ultimo respiro il Real. La partita è stata combattuta e avvincente. Le polemiche non sono mancate e non poteva essere altrimenti. Molti gli episodi dubbi. Ma il più controverso si è verificato a mezz'ora dall'inizio dell'incontro, pochi minuti dopo il pareggio dei padroni di casa. Lamine Yamal, a seguito di un corner, ha concluso con l'esterno verso la porta, incertezza del portiere Lunin, il Bernabeu e l'intera Spagna si interrogano se la palla sia entrata o meno. È il gol fantasma. Non esiste alcuna ripresa che consenta di mostrare se il pallone abbia oltrepassato o meno la linea bianca. La Liga non prevede nessun meccanismo del rilevamento automatico dei gol, non c'è l'occhio di falco. Si è dovuto fare affidamento al Var. La scena è stata surreale. Gundogan si è avvicinato all'arbitro indicandogli il polso, con il gesto chiaro in cui chiedeva cosa gli stesse dicendo l'orologio, partendo dal presupposto che la tecnologia aiutasse il direttore di gara. Ma in Spagna la Goal Line Technology non c'è. La scelta ha una motivazione puramente economica: costa e non è redditizia, 3 milioni di euro a stagione (da pagare alla FIFA), 4 milioni se venisse estesa alla Seconda Divisone. Ci sarebbero ulteriori spese supplementari da sostenere, per i lavori da eseguire per rendere operativo lo strumento. Il tutto per quattro o cinque giocate di questo tipo. Tebas ritiene che le telecamere ad alta risoluzione di cui dispone il Var, consentano di chiarire ogni sorta di situazione. Ma purtroppo nessuna immagine ha potuto fare luce, rimanendo il dubbio, il gol non è stato assegnato. A Madrid sono sicuri: il gol non è valido. A Barcellona sono certi: era una rete da convalidare. Chi è contro la tecnologia? Gli arbitri, vogliono mantenere una sorta di discrezionalità. A pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina.