Calcio
Il Tribunale degli ultras
La squadra perde e i giocatori sono 'convocati' sotto la curva
Pubblicato il 22.04.2024 08:08
di Aristide Lorenzi
Chi è l'ultras?.
È un tifoso conservativo, non vuole cambiamenti. Lo guida la tradizione. I colori e la maglia sono vessilliferi, vanno conservati con cura e difesi a oltranza. Il loro oltraggio non è consentito. Rappresentano un baluardo esistenziale. È un tifoso identitario, si sente di vivere in una comunità, che è chiusa, dove si può entrare e non più uscire. Pone degli ostacoli, esiste il “Noi” della squadra e gli “Altri”. Questi ultimi sono dei nemici: nessuna comprensione, ma solo una rivalità acerrima, stanno erroneamente dalla parte sbagliata. È un tifoso credente, oltre ogni ragionevole dubbio. È saldo nelle sue certezze. Non contempla né l'apostasia né l'abiura. Procede integerrimo. Non vacilla. A prescindere la squadra e poi tutto il resto, ossia dei meri residui. Il tifoso è un manicheo, ha individuato il bene, lo conosce e lo pratica. Gli avversari sono il male. Sono una minaccia costante. Per lui il tempo è relativo: è ancorato al passato; vive nel presente; sogna del futuro.
In Italia gli ultras sono temuti, rispettati, considerati e legittimati.
Dopo la sconfitta contro la Roma, in Europa League, ecco che i giocatori del Milan sono dovuti andare sotto il settore occupato dai propri tifosi. Si sono dovuti sottoporre a un processo veloce, sommario e senza l'opportunità di difendersi. Il derby è prossimo, gli ultras hanno ordinato: non permettere all'Inter di vincere partita e scudetto. L'onta non sarebbe tollerata.
Dopo la sconfitta contro l'Empoli, in campionato, ecco che i calciatori del Napoli sono stati convocati sotto la curva ospite. Il capitano Di Lorenzo e la squadra sono stati rapidamente processati e inevitabilmente condannati.
Le immagini sono semplicemente tristi. Tutto avviene nel silenzio delle società, delle istituzioni. Quello degli ultras è un Tribunale in carica in maniera permanente. Esercita una sorta di pressione perenne. È convinto di avere una missione: agire per il giusto; impartire la verità. 
(Foto Keystone)