CALCIO
Aveva ragione Da Silva
Gli obiettivi dichiarati dal DS e dalla società avevano un fondamento
Pubblicato il 22.04.2024 09:28
di L.S.
Alla fine aveva ragione Da Silva. E ovviamente, la società, che tira i fili dalla lontana Chicago.
Questo Lugano se la sta giocando fino in fondo, sia in campionato che in Coppa svizzera. Come volevasi dimostrare.
Certo, passare il turno in Conference League sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma i troppi infortuni ne hanno probabilmente impedito la realizzazione. Sarebbe stato un “triplete” perfetto. E, vedendolo con gli occhi di adesso, non impossibile.
Insomma, il direttore sportivo del Lugano sapeva che razza di rosa aveva messo tra le mani di Croci-Torti, attualmente uno dei migliori allenatori del nostro calcio. O forse, in questo momento, il migliore. Sicuramente il più affamato e affidabile.
Conscio di questo connubio giocatori-allenatore, Da Silva si era sbilanciato a inizio stagione con delle dichiarazioni che qualcuno aveva definito eccessive. Quasi al limite della provocazione.
E invece il Crus e il suo staff hanno saputo far rendere al meglio una rosa che, con il tempo, ha dimostrato di essere in grado di poter lottare per il titolo. Anche senza il tanto discusso terzino destro, che il mercato non ha mai portato.
Questo Lugano è attualmente la squadra più attrezzata del nostro campionato assieme allo Young Boys e, come ricordava il Crus qualche giorno or sono, non ha praticamente mai potuto fare affidamento su Aliseda, probabilmente il talento più cristallino della rosa.
Il tecnico bianconero è stato bravo a far crescere giocatori come Hajrizi, Hajdari, Cimignani e Bislimi, a trovare il giusto equilibrio nello spogliatoio tra la vecchia guardia dei Sabbatini e Bottani, e la voglia di spaccare il mondo di Steffen, qualche volta un po’ sopra le righe.
Tutti hanno reso al meglio, tutti ci stanno credendo e hanno capito di essere forti.
E il club, sornione ma deciso, va avanti per la sua strada. Quella dei giovani di talento, quella di una società che grazie anche al suo CEO Blaser, continua a rafforzarsi dietro le quinte, pronta ad accogliere l’arrivo del nuovo stadio.
Chi non ci credeva, ha dovuto ricredersi.
L’ambizione era sorretta da delle basi che, soltanto chi vive la realtà di questo club dall’interno, aveva capito.
Facciamone tesoro per il futuro.
(Foto Keystone/Gianinazzi)