FUORI ORARIO
Ha decantato il ciclismo
Ricordiamo con affetto Fiorenzo Zanotta, venuto a mancare la scorsa settimana
Pubblicato il 23.04.2024 18:51
di Enrico Lafranchi
Un altro lutto, molto doloroso, nel nostro piccolo mondo sportivo. Fiorenzo Zanotta, classe 1939, ci ha lasciati negli scorsi giorni. Grande appassionato di ciclismo, in una pubblicazione è citato tra i giornalisti che ne hanno decantato, negli anni, la bellezza. Un bell’attestato, di cui Fiorenzo andava fiero, ancora di più quando è diventato presidente della Federazione (FCT).
Fabio Schnellmann, presidente di Swiss Cycling, ha steso queste amabili parole per il caro Fiorenzo:
Ricordo con commozione Zanotta, storico presidente della nostra Federazione negli anni 80-90. Fiorenzo ha vissuto l’epoca d’oro del ciclismo ticinese quando sul nostro territorio vi erano una ventina di gare, alcune delle quali a carattere internazionale. Oltre alle diverse competizioni cantonali il nostro ciclismo allineava alla partenza delle gare per professionisti 4-5 corridori locali formatisi in club ticinesi. Fiorenzo amava il ciclismo a 360 gradi, aveva anche importanti contatti con la vicina Italia. Grazie a lui si sono sviluppati i primi accordi di collaborazione con le province italiane confinanti al nostro cantone.
A testimonianza delle considerevoli conoscenze che aveva, ricordo diversi incontri di allora con l’allora presidente della Federazione italiana Agostino Omini, proprio per discutere le tematiche di licenze, autorizzazioni e tanto altro ancora. Insomma Fiorenzo era un uomo con una passione smisurata per il ciclismo che ha dato tanto a tutto il movimento con competenza e disponibilità”.
Durante gli anni di presidenza si era molto impegnato a rivitalizzare l’ambiente approfondendo e portando nelle sedi giuste i vari problemi che attanagliavano la Federazione. La rivista Radsport scrisse, compiaciuta: “Zanotta è riuscito a creare nel ciclismo al sud delle alpi un ambiente giovane e dinamico con nuove persone appassionate e positive”.
Il suo motto era unire sport, cultura e divertimento (quante belle foto con Scolari e genitori sotto la linea del traguardo e nel corso di varie manifestazioni, sempre sorridente e aperto con parole amichevoli per tutti, da buon momò): “Il ciclismo - sottolineava – è portatore di valori ed è giusto che Società e Federazione si impegnino nel tesseramento di un numero sempre maggiore di giovani”. Già a quei tempi si era battuto in favore di piste ciclabili e di pista coperta affinché “i ragazzi possano acquisire le finezze dello sport che tanto amano”. Il Velodromo coperto, obiettivo utopistico e meteora in fiumi di progetti mai concretizzati per una cinquantina di anni, è ora finalmente dietro l’angolo a Sigirino. Fiorenzo purtroppo lo vedrà dal Santuario del ciclista, là dove hanno combattuto e terminato la loro bella corsa tanti altri attori e personaggi come lui. Lo ricordiamo con affetto, era una bella persona, gioviale e simpatica.