CALCIO
Pollero a caccia di gol
Il bomber granata è molto carico e stasera al Brügglifeld punta di nuovo al bersaglio
Pubblicato il 26.04.2024 08:42
di Enrico Lafranchi
Sciaffusa ha significato per Rodrigo tanti gol, con i gialloneri è stato capocannoniere di Challenge League (19 gol). Correva la stagione 2020/21, in panchina c’era un certo Murat Yakin. Parliamo di un giocatore insostituibile, forte di testa e di piedi. Uno che si butta nella mischia… corpo a corpo e che in dribbling salta tutti gli avversari. Ragazzo umile, si era già fatto notare nella squadra della città di confine (la stagione in cui i rossoblù, allenati da Andrea Manzo, evitarono la retrocessione nell’ultima partita col Wil, gol-salvezza di Simone Belometti) diventando il ‘pupillo’ di ‘quelli che il calcio…” (aveva diversi estimatori). Chiasso si è rivelata in pratica la stazione di partenza della sua bella carriera che lo ha proiettato in seguito verso la Svizzera interna con tappe anche a Zurigo e a Losanna. Felice, nel luglio di due anni fa, di tornare a respirare l’aria del sud. Ci aveva ‘confidato’… “con la lingua tedesca non ce la facevo proprio!”. Sul campo, invece, la capacità (e facilità) di lanciarsi con il pallone per Pollero era quasi un gioco da ragazzi. Merito, probabilmente, anche dell’attuale tecnico della nazionale (“Murat mi ha dato tanto”) se l’uruguagio è diventato un predatore d’area.
Con il Bellinzona non ci sono stati problemi di inserimento, ha sempre dichiarato di trovarsi bene (“È una città che mi fa respirare l’aria del pallone”). Un club, l’ACB, in cui crescere ulteriormente (“Alle spalle della squadra c’è un’organizzazione perfetta” – un bel complimento per il patron). Non si è mai risparmiato, in un ambiente comunque difficile dove ogni allenatore ha cercato di giustificare la pochezza di risultati tirando in ballo presunti ‘aspetti mentali e fisici’ carenti (dandosi la colpa l’un l’altro), è stata durissima anche per lui venirne fuori. Gli sono piovute addosso critiche pesanti (“Voi giornalisti mi avete massacrato” – aveva esclamato con una punta d’amarezza), fatto sta che il buon Rodrigo non ha più voluto nessuno attorno (impossibile avvicinarlo anche dopo l’allenamento). La bella notizia è che otto giorni fa ha deciso di interrompere il suo lungo silenzio presentandosi, pimpante, nel dopopartita. Visibilmente soddisfatto per avere trasformato la massima punizione con… maniacale rigore (sotto gli occhi dell’arbitro San ha spostato il pallone tre o quattro volte sul dischetto…). Rete che ha permesso ai granata, lo avevamo fatto capire, di salvare la faccia.
Oggi in Challenge League si gioca soltanto al Brügglifeld. Il Bellinzona va a caccia dei tre punti: “Ci troviamo purtroppo sempre nella parte bassa della classifica, il nostro obiettivo – dichiara il bomber dai 9 gol - è di vincerle tutte in modo da chiudere tranquilli il campionato”. L’Aarau vorrà vendicarsi della batosta patita al Comunale (5-2) e punta a rafforzare il terzo posto ottenendo nel contempo la terza vittoria di fila dopo avere battuto il Thun e la ‘cenerentola’. Per i granata è importante mantenersi ai margini della zona calda. Capitan Tosetti e compagni momentaneamente sono al riparo da brutte sorprese, anche se la matematica (restano da assegnare 15 punti) suggerisce che può succedere di tutto. Il Baden, che domani gioca a Vaduz, è indietro di 11 punti, dall’ottava posizione in cui si trova l’ACB al terzo posto la distanza è di 8 punti. Sono tanti. Passando all’alta classifica è da notare che se i bernesi di Lustrinelli sabato andranno a vincere a Nyon si portano a una sola lunghezza dai vallesani.
Al Brügglifeld si può certamente fare risultato. All’andata c’era stata la strepitosa doppietta di Sauter (due reti in 4 minuti!), l’anno prima il gran gol di Dragan. Rodrigo non si nasconde: “Sono molto carico, gli argoviesi li abbiamo appena battuti (cinque giornate fa, ndr), ci saremo anche stasera”.
A tutti i giocatori si chiede di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Calcio d’avvio alle ore 20.15, dirige il giurassiano Maxime Odiet.