CALCIO
Il Tourbillon gli ha cambiato la vita
Il 28 agosto del 2021 Croci-Torti fu per l'ultima volta assistente allenatore
Pubblicato il 26.04.2024 16:17
di L.S.
Il Crus torna al Tourbillon. Per il tecnico bianconero, lo stadio del Sion non è un posto qualunque.  
Il 28 agosto del 2021, quasi tre anni or sono, fu l’ultima volta in cui svolse il ruolo di assistente allenatore.
Sì, perché qualche giorno dopo, l’allenatore brasiliano Braga fu licenziato.
Non sapremo mai se è per quel gol di Berdayes al 94’ che costò la sconfitta al Lugano, o per l’improvvida sortita in conferenza stampa durante la presentazione della nuova proprietà bianconera. Con tanto di Joe Mansueto collegato da Chicago.
Poco conta. Il brasiliano fu allontanato quattro giorni dopo quella sconfitta. Era il primo settembre, una giornata soleggiata, e Braga e il suo staff furono cacciati su due piedi. L’uomo, che in Sudamerica era una sorta di mito vivente, non andava bene per il nuovo progetto luganese.
Il 20 settembre, il club annunciava, un po’ a sorpresa, Croci-Torti.
Tre anni dopo, sappiamo com’è andata. Avevano ragione loro. Il Crus è stato l’uomo in più di questo Lugano. Ha saputo vincere ma soprattutto trasmettere una mentalità vincente alle sue squadre, guadagnandosi la stima e l’affetto non solo della tifoseria bianconera.
Domani torna a Sion, su quel campo che da quel giorno sorride a lui e al suo Lugano: tre vittorie e un pareggio tra coppa e campionato.
E stavolta, addirittura con una categoria di differenza. Anche sulla carta, non soltanto nella rosa.
Lo scorso anno, nei quarti di Coppa, i bianconeri decisero la sfida con tre reti nella ripresa. Come ha ricordato il Crus oggi in conferenza stampa, sull’altra panchina sedeva il presidente Constantin, che aveva appena esonerato Celestini.
Certo, la retorica stantìa e le frasi di circostanza, obbligano a dire che la Coppa è una competizione a sé e che il Sion resta un avversario complicato.
In fondo è anche un po' vero: i vallesani hanno eliminato GC e Young Boys e giocheranno in uno stadio tutto esaurito e davanti a un pubblico caldissimo. Ma questo Lugano, per ciò che ha dimostrato in questo 2024, sembra davvero di un’altra categoria. In tutto e per tutto.
Il Crus lo sa, ma giustamente deve tenere alta la concentrazione.
Non sono concessi passi falsi. Il destino è nelle sue mani e in quelle della sua squadra.
Forse non ci sarà tempo per pensare a quel 28 agosto del 2021, o forse sì. Poco importa. Il Tourbillon resterà sempre uno stadio che gli ha cambiato la vita. Chissà se anche lui la pensa così...
(Foto Keystone/Gillieron)