CALCIO
Tourbillon, ultimo ostacolo
Il Lugano è vicino alla terza finale di fila: stasera a Sion troverà però uno stadio infuocato
Pubblicato il 27.04.2024 10:21
di L.S.
La seconda della Super League contro la prima della Challenge League. Lugano contro Sion. Sulla carta una partita che non dovrebbe avere storia.
Certo, i vallesani comandano la loro categoria e accarezzano il sogno della promozione, ma il Thun è lì vicino e la sconfitta proprio contro i bernesi di qualche giorno fa, ha rimesso tutto in discussione.
Il Tourbillon, almeno per una sera, si vesta a festa: era dal 2015, quando il Sion disputava le Coppe europee, che lo stadio non regalava il tutto esaurito.
Lo farà questa sera contro il Lugano, a dimostrazione dell’importanza di una partita e di una competizione che per i vallesani resta fondamentale e rievoca dolci ricordi.
Anche se l’obiettivo principale dei vallesani resta quello della promozione, per una sera, il club di Constantin, può guardare altrove e dimenticarsi del duello con il Thun di Lustrinelli. Più duro di quello che forse avrebbe immaginato.
Eliminati prima il GC e poi addirittura l’YB, che era in crisi in quel periodo ma che resta comunque la squadra più forte del nostro paese, il Sion vuol fare il terzo sgambetto a una squadra di Super League.
E il Lugano? La squadra di Croci-Torti sta benissimo. Nove vittorie e un pareggio nelle ultime dieci gare e una consapevolezza che in questo 2024 è andata crescendo.
Senza l’Europa e con l’infermeria quasi vuota, il Lugano ha innestato una marcia diversa.
L’inserimento di Doumbia a destra, con Valenzuela che è tornato a essere il padrone della fascia sinistra, ha ridato stabilità al reparto difensivo. E anche Saipi, decisamente più sicuro e presente, ne ha beneficiato.
Non ci saranno Hajrizi (stagione finita) e Belhadj squalificati, ma il Crus sa di poter contare su una rosa importante e che soprattutto davanti, gli permette di trovare soluzioni diverse e sempre di alto livello.
In questa stagione, l’unico che è veramente mancato, è stato Nacho Aliseda, ma l’argentino potrebbe venir molto utile in queste ultime partite. A partire da questa sera, dove potrebbe esserci bisogno di lui nel finale di gara. O addirittura nei supplementari. Chissà.
La storia recente in Coppa svizzera, parla di un Lugano che con il Lucerna due anni fa e l’anno scorso a Ginevra, dovette andare fino ai rigori per vincere le partite. Così come è accaduto nei quarti di finali due mesi fa a Basilea. Tutte sfide durissime che hanno visto prevalere i bianconeri e che hanno dato alla squadra di Croci-Torti ancora maggior convinzione. Successi che hanno cementato ulteriormente il gruppo e ne hanno rafforzato lo spirito.
Stasera c’è la finale di Coppa e poi, da domani, si inizierà a pensare alla poule per il titolo, una novità di questa stagione.
Un mese in cui può succedere di tutto e che questa squadra merita di vivere sulle ali dell’entusiamo, per ciò che di grande ha fatto finora.
Stasera al Tourbillon si sposteranno in 1100: servirà il loro apporto e il loro calore per contrastare il tifo vallesano e per far sentire e capire a questa squadra di essere amata. Soprattutto nei momenti più importanti.
(Foto Keystone/Kraemer)