CALCIO: SUPER LEAGUE
La festa di Mick Stocker
Losanna-Basilea con tanti gol e 100 spettatori: è "quasi" calcio vero...
Pubblicato il 26.04.2021 07:58
di Giorgio Genetelli
Losanna è pavesata a festa per questo sabato d’aprile da liberi tutti. Nelle strade e nelle piazze esplode una promiscuità ostentata, sembra che tutti arrivino dal deserto e non bevano da mesi. Anche il nuovissimo Stade de la Tuilière ha tolto il cellophane dai seggiolini e ha accolto cento (100) spettatori, i primi della storia ancora embrionale di questo impianto da 12mila posti inaugurato a vuoto sul finire del 2020.
Cento, come da regolamento, ma chissà perché tutti raggruppati al centro del rettilineo di fronte alla tribuna, con tanti saluti alle distanze asociali e allora tanto varrebbe metterne almeno tremila, così si tira su una costa, per dirla alla nostrana.
La partita tra il giovane Losanna e il Fu Basilea è bella e tirata, vale il secondo posto, e secondo me è la presenza del pubblico a spingere l’emotività questa affranta dal virus. Gol a grappoli, abbracci a mucchio stile anni Settanta, difese spaesate e attacchi giubilanti. Urla e incitamenti dello sparuto gruppo di tifosi romandi, dei quali si distingue ogni parola, come alla Morettina di Solduno. E la cosa innervosisce soprattutto Valentin Stocker, capitano del Basilea, che comincia buttandosi a ogni contrasto e beccandosi buuuh e "alzati", più epiteti in francese che non stiamo lì a trascrivere.
Intanto il Losanna va avanti di due gol approfittando della totale assenza di Abrashi e Klose, forse dediti alla meditazione intanto che Mahou, sprinter francese di 20 anni, li circumnaviga a ogni azione. A questo punto Stocker sembra riaversi e comincia a dare indizi di quel bel giocatore che era e non pareva più. Conquista un rigore con malizia e apriti cielo, i cento lo subissano. Poi, nella ripresa, Nanizayamo, difensore di casa con i capelli alla Don King, la passa in mezzo per l’avversario Kasami, da lì al nostro Stocker e quindi a Cabral che a porta vuota pareggia. Tac tac tac. Ormai su quella fascia di campo è tutto un inveire.
Il Losanna va ancora in vantaggio su una splendida azione corale della difesa del Basilea che cerca in tutti i modi, e riuscendoci, di farsi gol da sola nella propria porta. Stocker è affranto sulle sue gambette alla Mick Jagger, pare proprio finita. Ma per non essere da meno e risultare protagonista al massimo, Don Nanizayamo King scava un buco sulla destra nel quale Valentin Jagger Stocker si infila canticchiando e di sinistro travolge in gol.
Ecco. Il capitano del Basilea non festeggia con i compagni l’insperato pareggio, ma alza i pugni verso i cento, parlotta, sbeffeggia, mostra la schiena con scritto nome e numero e la cosa fa proprio calcio regionale, divertente e puerile, come a Woodstock, altro che SuperLega.
Con dodicimila spettatori non sarebbe successo, la folla avrebbe muggito indistinta, mentre le parole di quattro gatti arrivano al dunque e toccano l’orgoglio. Bilancio di Valentin Stocker? Un gol, un assist e un rigore guadagnato. Con Sforza, il suo allenatore di prima, non muoveva paglia per dispetto.
Se non proprio galante, è stato però davvero divertente questo battesimo della Tuilière. Ridatecene ancora.