Tennis
La grandezza di due numeri primi
Federer e Nadal sono saliti in vetta per parlare di tennis ma non solo
Pubblicato il 19.05.2024 05:19
di Angelo Lungo
L'anno zero del tennis rischia di durare per molto tempo. La disciplina sembra essersi avvitata su sé stessa. La forza della Triade (Federer; Nadal; Djokovic) è stata possente e lo sarà ancora. Il vecchio mondo è passato, ma la sua capacità evocativa rimane intatta, il nuovo tarda a comparire. L'impatto tecnico e carismatico di Sinner e Alcaraz è ancora da decifrare. Una campagna pubblicitaria li ritrae sulle Dolomiti, in altissima quota, dove sono sempre volati con le loro prestazioni, Federer e Nadal hanno colloquiato lungamente. “Vogliamo essere ricordati per le nostre qualità umane”, hanno precisato e sottolineato, parole che confermano lo spessore e la grandezza inarrivabile di due campionissimi. Raggiungere la vetta rappresenta una metafora, il talento è essenziale, ma poi serve altro: la determinazione; l'abnegazione; la volontà; il coraggio; la passione, quella che spinge, sprona e consente di attraversare la frontiera inesplorata. Sulle Dolomiti sono saliti con i 42 Slam vinti. Una vita a servire e rispondere, si sono affrontati, hanno dato vita a innumerevoli battaglie, ma si sono sempre rispettati e accettato il verdetto del campo: senza recriminare, senza rivendicare. “La prima volta che ti ho incontrato sei stato un po' arrogante” ha scherzato lo spagnolo, aggiungendo: “Sei sempre super gentile”. Lo svizzero ha ricordato il primo scontro avvenuto a Miami nel 2004: “Ho perso quella partita. Ho capito quanto eri forte”. Che cosa rimane della loro carriera sportiva? Nadal: “Voglio essere ricordato come persona, più che come tennista. L'eredità umana è la cosa più importante”. Federer: “Vorrei che fossi ricordato come uomo, per quello che ho dato. Essere un buon modello mi renderebbe felice”. Il passaggio sportivo di Federer e Nadal è esemplare, evocano una testimonianza piena di significati. Speciali nel gioco e normali nella vita. Hanno esaltato con moderazione la loro unicità. Comportamenti inappuntabili, gesti misurati e composti, una sobrietà ordinaria che ha colpito e dovrebbe invitare a riflettere.