HOCKEY: PARLA RAFFAELE SANNITZ (HC LUGANO)
"Se resterò è perchè avrò ancora qualcosa da dare..."
Raffaele Sannitz dopo 20 anni a Lugano sta riflettendo sul suo futuro
Pubblicato il 29.04.2021 03:35
di Luca Sciarini
Tra i numerosi partenti annunciati oggi dal Lugano hockey non c'è il nome del quasi 38.enne Raffaele Sannitz.
Il giocatore, a cui scade domani scade il contratto, è tutt'ora un punto interrogativo sulla lista di Domenichelli.
Resta o chiude qui la sua carriera?
La risposta ce la fornisce direttamente l'attaccante, ormai in bianconero da più di un ventennio.
"Sulla mia situazione non posso dirvi nulla poichè non ho ancora preso una decisione. Mi sono preso un po' di tempo per riflettere poi nelle prossime settimane ci troveremo con i dirigenti del Lugano e vedremo se andare avanti oppure no".
Da cosa dipende?
"Dipende da come mi sentirò in quel momento. Se deciderò di andare avanti ancora una stagione è perchè avrò  la consapevolezza di poter aiutare il Lugano. Non voglio certo essere un peso per la società".
Nella decisione conterà di più l'aspetto fisico o le motivazioni?
"Fisicamente sto abbastanza bene: dopo la lussazione alla spalla sono rimasto fuori due mesi e mezzo e in quel lasso di tempo ho avuto tanti pensieri. Ci sono stati dei momenti in cui ho anche pensato di smettere. Poi però appena scendi in pista e vinci due partite ti tornano subito l'entusiasmo e la motivazione".
Sarebbe pronto a smettere? Non è sempre facilissimo dire stop.
"Sì lo so, ma sono molto felice della carriera che ho fatto e perciò se andrò avanti e perchè sentirò di aver ancora qualcosa da dare. Altrimenti smetterò senza rimpianti e con tanta gioia per ciò che sono riuscito a fare".
Il fattore pubblico potrebbe incidere sulla sua scelta?
"Devo ammettere che abbandonare in questo modo, sconfitti nei quarti di finale e senza pubblico non è proprio il massimo".
E se dovesse smettere ha già pensato cosa fare?
"Ho praticamente consacrato tutta la mia vita all'hockey ma se dovessi smettere ho comunque alcuni idee per la testa. Restare nel mondo dell'hockey è un'ipotesi, in fondo ci sono da quando ho iniziato a fare il professionista a 17 anni. Tra mondiali (tre) e Olimpiadi questo sport mi ha dato tante soddisfazioni e mi ha fatto crescere come uomo".
Smettesse adesso non le resterebbe il rammarico per questa eliminazione contro il Rapperswil?
"Fa parte dell'hockey. Lo sapevamo che non sarebbe stata facile contro di loro, già in stagione avevamo vinto tre partite a testa. Bisogna ammettere che non hanno sbagliato nulla mentre noi in certe occasioni non siamo riusciti a buttare il disco in porta. La sconfitta in gara 3 ai supplementari forse ci ha fatto perdere un po' di fiducia".
Al di là della sconfitta che ci può stare, siete sembrati un po' spenti e meno brillanti rispetto alla Regular Season.
"Contro una squadra come il Rapperswil abbiamo incontrato delle difficoltà maggiori in quanto eravamo noi a dover sempre fare il gioco. Fosse stata un'altra squadra forse sarebbe stato tutto meno complicato".
Non siete stati disturbati dalle voci riguardanti il futuro incerto di tanti giocatori e dell'allenatore?
"Lo escludo, altrimenti non saremmo stati in grado di arrivare secondi in Regular Season. Eravamo tutti molto motivati e convinti che questa volta si potesse veramente fare bene e andare lontani".
Adesso sta arrivando una piccola rivoluzione: se l'aspettava?
"Era piuttosto prevedibile, da inizio stagione si sapeva che c'erano molti contratti in scadenza. Anche chi era in partenza ha comunque sempre dato tutto: i giocatori sanno che la carriera è breve e che bisogna sempre prendere ogni occasione per tentare di vincere qualcosa".
Si parla tanto di Mc Sorley: sarebbe favorevole? O forse meglio che restasse Pelletier?
"Queste sono decisioni che deve prendere il club. Mc Sorley ha fatto un grande lavoro a Ginevra e può portare tanta esperienza. Pelletier ha lavorato bene, siamo arrivati secondi e se restasse vorrebbe dire dare continuità. Anche se come detto ci saranno comunque tanti cambiamenti in squadra".
Dunque ci risentiamo tra qualche settimana?
"Assolutamente sì. Intanto mi riposo e ci penso ancora un po' su".