Calcio
La creatività è scomparsa
Lo sostiene l'ex campione argentino Jorge Valdano
Pubblicato il 11.06.2024 07:11
di Aristide Lorenzi
Il dibattito è aperto: qual è la cifra tecnica del calcio moderno? Jorge Valdano ha giocato a grandi livelli, è stato allenatore, ha avuto ruoli dirigenziali. Ma ha anche uno spessore intellettuale non indifferente, esprime ragionamenti e pensieri pacati nella forma e profondi nella sostanza. Le sue riflessioni hanno un obiettivo: capire e preservare la bellezza e lo spirito del football. Nelle sue ultime dichiarazioni ha lanciato un allarme: ci sono sempre meno “calciatori creativi”, una tendenza che ritiene “una perdita drammatica”. Spiega: “Il giocatore ha perso la libertà, e se perde la libertà, perde anche la creatività. Ci sono sempre meno giocatori esperti e sempre meno fantasiosi”. Sottolinea: “Tuttavia, a livello collettivo, forse si gioca meglio che mai, perché ogni giocatore controlla e passa la palla alla massima velocità. C'è una precisione nella velocità come mai prima nel calcio”. Poche e incisive affermazioni. Tutti usano il medesimo schema tattico: costruzione dal basso; possesso palla. Il campo è occupato maniacalmente. Il calciatore deve eseguire pedissequamente le disposizioni che riceve in modo preciso, tutto è curato nel dettaglio, deve fare diligentemente i compiti. Deve essere prima di tutto un atleta, un agonista. Il dribbling è scomparso, il colpo di genio non è tollerato: è considerato fine a sé stesso e non funzionale. Si può parlare di prevalenza assoluta dell'allenatore e del suo staff pletorico. E mancano i fuoriclasse, quelli capaci di incantare, stupire, esaltare i tifosi e il gioco.
(Foto Keystone)