Ci voleva una vittoria e una vittoria è arrivata.
Puntuale e meritata.
Sessanta minuti di un calcio ragionato e controllato, una ventina minuti di sofferenza, prima del gol della sicurezza. Alla fine la gioia, enorme, davanti ai 15 mila tifosi rossocrociati che hanno riempito lo stadio di Colonia.
La Svizzera è sembrata più compatta e meglio organizzata, rispetto a un avversario paralizzato per almeno un’ora e protagonista di tantissimi errori difensivi.
Sì, perché se la Svizzera ha vinto e lo ha fatto in maniera meritata, c’è da dire che l’Ungheria è stata al di sotto delle proprie possibilità. Impressionanti il numero di errori che la squadra di Marco Rossi ha commesso durante tutta la partita.
Ma quello che conta, come ha detto anche Freuler a fine partita, erano i tre punti. Iniziare un Europeo così può soltanto dare morale e la partita contro la Scozia, che ieri sera è apparsa piuttosto debole, appare adesso molto abbordabile.
Insomma, il passaggio del girone è lì a un passo.
È stata anche la vittoria di Murat Yakin, che ha schierato a sorpresa Duah e Aebischer, in gol entrambi: il primo dopo un filtrante proprio del compagno, il secondo con un destro a giro dopo l’ennesima incertezza della difesa ungherese. A proposito del primo gol: per fortuna che qualcuno ha inventato il VAR, poiché il collaboratore con la bandierina in mano aveva preso un grosso abbaglio.
Con la partita che sembrava in frigorifero, la Svizzera ha forse tirato troppo presto i remi in barca. O forse è stata l’Ungheria a crescere. Fatto sta che il gol di testa di Varga, ha riaperto brutti pensieri nella testa della nostra nazionale.
Per fortuna nel finale, l’errore di Orban del Lipsia, ha permesso a Embolo di presentarsi solo davanti a Gulacsi e batterlo con un pallonetto.
Anche l’ingresso in campo di Embolo è stata una sorpresa: verrà sicuramente utile in questo torneo.
Insomma, bisogna partire bene e la Svizzera lo ha fatto. Avanti così.
Sessanta minuti di un calcio ragionato e controllato, una ventina minuti di sofferenza, prima del gol della sicurezza. Alla fine la gioia, enorme, davanti ai 15 mila tifosi rossocrociati che hanno riempito lo stadio di Colonia.
La Svizzera è sembrata più compatta e meglio organizzata, rispetto a un avversario paralizzato per almeno un’ora e protagonista di tantissimi errori difensivi.
Sì, perché se la Svizzera ha vinto e lo ha fatto in maniera meritata, c’è da dire che l’Ungheria è stata al di sotto delle proprie possibilità. Impressionanti il numero di errori che la squadra di Marco Rossi ha commesso durante tutta la partita.
Ma quello che conta, come ha detto anche Freuler a fine partita, erano i tre punti. Iniziare un Europeo così può soltanto dare morale e la partita contro la Scozia, che ieri sera è apparsa piuttosto debole, appare adesso molto abbordabile.
Insomma, il passaggio del girone è lì a un passo.
È stata anche la vittoria di Murat Yakin, che ha schierato a sorpresa Duah e Aebischer, in gol entrambi: il primo dopo un filtrante proprio del compagno, il secondo con un destro a giro dopo l’ennesima incertezza della difesa ungherese. A proposito del primo gol: per fortuna che qualcuno ha inventato il VAR, poiché il collaboratore con la bandierina in mano aveva preso un grosso abbaglio.
Con la partita che sembrava in frigorifero, la Svizzera ha forse tirato troppo presto i remi in barca. O forse è stata l’Ungheria a crescere. Fatto sta che il gol di testa di Varga, ha riaperto brutti pensieri nella testa della nostra nazionale.
Per fortuna nel finale, l’errore di Orban del Lipsia, ha permesso a Embolo di presentarsi solo davanti a Gulacsi e batterlo con un pallonetto.
Anche l’ingresso in campo di Embolo è stata una sorpresa: verrà sicuramente utile in questo torneo.
Insomma, bisogna partire bene e la Svizzera lo ha fatto. Avanti così.
(Foto Keystone)