CALCIO
"Cessione? Non si è mosso ancora nulla..."
Il presidente Renzetti torna sulla sfida di Zurigo e sulla vendita del Lugano
Pubblicato il 03.05.2021 08:12
di L.S.
Difficile commentare una partita così, anche per il presidente Angelo Renzetti che solitamente fa sfoggio di buone qualità tecniche quando parla di calcio.
Ieri sera nel dopo partita, mentre tornava da Zurigo, è intervenuto nella nostra diretta delle 18.30 sulla nostra pagina facebook e come sempre ha fatto il punto della situazione con grande oggettività.
Si parte dalla prestazione dei bianconeri, che è sotto gli occhi di tutti.
"Loro erano molto più motivati di noi: siamo entrati in campo troppo molli, senza la grinta necessaria. Così è difficile vincere".
Sugli episodi dei rigori, il presidente tira comunque una piccola frecciatina agli arbitri.
"Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa adesso il capo degli arbigtri che aveva detto che il VAR non deve intervenire se l'episodio non è nettissimo".
L'Europa adesso si allontana un po'.
"Io continuo a rammaricarmi per la partita persa settimana scorsa contro il Servette: vincere quella avrebbe fatto la differenza. Ne abbiamo comunque ancora due in casa e l'ultima a Lucerna, contro una squadra che potrebbe essere in finale di Coppa. Vediamo cosa succede. Adesso però non buttiamo via tutto per due sconfitte, questa squadra ha comunque racimolato 43 punti finora. Mica pochi".
Sul premio che elargirà in caso di qualificazione all'Europa, il presidente aggiunge:
"Era un atto dovuto nei confronti dei giocatori. In questo periodo si parla tanto di trattative e con questo gesto ho voluto rassicurare i ragazzi. Ho detto loro che fino alla fine del campionato la proprietà non cambierà. Poi vedremo...".
A che punto siamo?
"Non si è mosso ancora nulla di concreto, non sono cose che si fanno in pochi giorni. Si sta discutendo e vedremo se ne uscirà qualcosa di concreto: per il momento non c'è ancora nulla di definitivo".
Pessimista?
"Non è il fatto di essere ottimisti o pessimisti, è che dopo un decennio di sacrifici non voglio lasciare la società allo sbaraglio. Tutto qui".
In che senso?
"Nel senso che il Lugano appartiene alla città e ai suoi tifosi, è un bene pubblico. Si cede il club soltanto se ci sono i giusti presupposti, economici, di serietà e con l'avallo della Lega. Adesso pensiamo a finire il campionato, dopo il 25 maggio ne riparleremo".