Ah, lo stadio! A metà anni
Quaranta (altri tempi) si era magnificata la costruzione del nuovo Comunale:
“Fervono i lavori per la costruzione del tanto auspicato stadio cittadino,
realizzato grazie alla sportiva comprensione delle autorità comunali. La prima
partita avrà luogo il 1° dicembre 1946, andiamone orgogliosi cittadini!”.
L’inaugurazione (non
ufficiale): “Il nuovo stadio, illuminato dai raggi di un sole che vuole
partecipare al giustificato giubilo dei tifosi della Capitale ha richiamato ai
bordi del campo la folla delle grandi occasioni. Sono più di 5000 gli
spettatori che hanno assistito alla partita con il blasonato Grasshoppers (‘s’
finale negli anni tolta, ndr) al quale la generosa pattuglia granata ha
inflitto un secco 3 a 0. Nella capiente, bellissima tribuna oltre ai
rappresentanti delle autorità cantonali e nazionali era presente il sindaco di
Bellinzona dottor Tatti con l’intera squadra comunale”.
L’inaugurazione ufficiale
avvenne con avversario il Grenchen il 27 maggio 1947. Erano trascorsi soltanto
16 anni dal trasloco dallo ‘Stefano Franscini’ giudicato inadeguato (oggi ne
sono già passati 77 di anni… e siamo ancora lì!). Il quotidiano ‘Il Dovere’:
“Entra dapprima in campo la Civica suonando una briosa marcia, preceduta da un
corteggio di gagliardetti delle società locali delle squadre dei minimi
dell’Associazione Calcio Bellinzona e della Pro Daro e delle sezioni alunne e
alunni della Federale ginnastica. Fra un silenzio generale l’onorevole sindaco
Tatti taglia il nastro e consegna lo Stadio alle società sportive (si noti bene,
‘alle società sportive’, ndr). Dopo il suo indovinatissimo e forbito discorso
inaugurale, seguito dalla tribuna dall’on. Avv. Mario Agustoni a nome di tutte
le società sportive locali, suona l’inno patrio in religioso silenzio
all’entrata in campo delle squadre del Bellinzona e del Grenchen (i solettesi
si impongono 4-1). Il pallone arriva dal cielo, il lancio di ‘Gin’ dall’elicottero
pilotato da Olinto Carmine, imbuca il campo in modo quasi perfetto: la palla
trotterella verso il centro e s’arresta a qualche metro dal circolino…”.
La formazione dei granata:
Courvoisier, Bianchini, Biamino, Morganti, Soldini, Boggia, Maggi, Sormani,
Frigerio, Sartori, Ruch.
Mitici anche loro!
(Foto Keystone/Ti-Press Reguzzi)