EUROPEO2024
Tutti vogliono giocare come la Spagna
Gli iberici dominano e battono gli azzurri: con i tedeschi, sono i grandi favoriti
Pubblicato il 21.06.2024 07:18
di Red.
"Abbiamo uno stile che soffoca gli avversari". La frase è stata pronunciata da Álvaro Morata sul campo della Veltins Arena e ratificata da Spalletti in conferenza stampa pochi minuti dopo. "Ha ragione, tutti vogliamo giocare come la Spagna...".
Pochi minuti prima che Morata parlasse, L'Equipe aveva già trovato questo titolo: "La Spagna soffoca l'Italia ed è già agli ottavi".
Tutta l'Europa , dopo la vittoria contro l'Italia, sembra essere d'accordo: "La Spagna è uno spauracchio".
De la Fuente, che non ama i pronostici, ha abbandonato la prudenza. "Non c'è nessuna squadra migliore di noi".
La grande partita contro l'Italia ha definitivamente fatto esplodere l'euforia tra gli spagnoli, anche se poi, come sempre, bisognerà confermarsi nelle sfide a eliminazione diretta.
Una cosa è certa: la Spagna sta facendo innamorare gli appassionati di calcio per uno stile che è cambiato molto rispetto agli ultimi anni. Addio ai mille passaggi orizzontali, allo stucchevole tiki-taka di Luis Enrique: adesso c'è la velocità di Lamine Yamal e Nico Williams sulle fascee un pressing che irretisce gli avversari. La Spagna è la squadra che ruba più palloni in questo Campionato Europeo (82) e anche quella che commette più falli! La nazionale ha già commesso 32 falli, il che dimostra l'intensità con cui la Spagna affronta questa pressione nella metà campo avversaria. Infatti, più del 50% dei recuperi e dei falli della Spagna avvengono nella metà campo avversaria. Questo è il segreto della Roja in questo momento.
"Abbiamo le idee molto chiare. Il mister ci chiede di pressare e di cercare il gol, di essere verticali", aveva detto Nico Williams all'inizio del ritiro. E non c'è altro da aggiungere. La Spagna sta interpretando alla perfezione il piano di De la Fuente, con la sensazione che la squadra stia crescendo con il passare delle partite.
Finora due vittorie in due partite, quattro gol segnati e nessuno subito. Con la buona notizia che se contro la Croazia sono state concesse quattro occasioni, contro l'Italia nessuna è stata chiara. Il portiere Unai ha dovuto fare una sola parata in tutta la partita, il che dimostra la solidità di una squadra che fa partire il suo sistema difensivo dagli attaccanti.
De la Fuente ha talmente chiaro il piano che ha persino cambiato l'intero attacco nel secondo tempo. L'allenatore conosce l'usura del sistema e per questo ha finito la partita con Ayoze, Ferran, Baena e Oyarzabal in attacco. Massima intensità per ridurre al minimo il rischio di subire gol. Se un giorno, come contro la Croazia, dovranno avere meno palla degli avversari, va bene lo stesso. L'idea è chiara: rubare la palla e andare a prenderla velocemente. "La qualità dei nostri giocatori fa il resto", dice De la Fuente.
Finora ha funzionato.
(Foto Keystone)