EURO2024
La solita Inghilterra
Le ambizioni di una squadra lontana dal livello di Germania e Spagna
Pubblicato il 21.06.2024 07:42
di Angelo Lungo
Parafrasando e stravolgendo l'Amleto di William Shakespeare “C'è del marcio in Inghilterra”. Il drammaturgo il marcio lo rilevava in Danimarca. In questo caso in danesi hanno limitato e, quasi, surclassato gli inglesi. Sono stati una squadra quadrata che ha offerto buone geometrie e un gioco godibile, avessero limitato gli errori individuali, avrebbero compiuto la grande impresa. “Be quiet” continuava a dire Southgate ai suoi, che ha confermato le discutibili decisioni tattiche della prima partita. La qualificazione agli ottavi è vicina. Ma la sensazione è che sia la solita Inghilterra. Le ambizioni sono state, come al solito, dichiarate, è arrivata in Germania con i favori del pronostico degli addetti ai lavori, ma il campo sta dicendo altro. Due partite e solo un tempo disputato in maniera discreta. Le potenzialità di Bellingham, Foden, Kane e Saka sono evidenti ma  rimangano sulla fatidica carta. L'allenatore ci mette del suo: il difensore, di fascia destra, Alexander-Arnold schierato a centrocampo è una genialata che sconfina nell'autolesionismo, la dimostrazione di una supponenza mai celata. Il talento di Foden e Bellingham viene espresso a sprazzi, senza nessun costrutto, non è organico. Germania, Spagna hanno dimostrato un altro livello: sia tattico, che tecnico. Due formazioni capaci di dominare il campo e gli avversari. La forza della Francia è, poi, chiara. L'Inghilterra gioca male, il giudizio è semplicistico ma rende quello che si è visto sul campo. La semifinalista della Coppa del Mondo del 2018, la finalista di Euro 2021 per ribadire le sue ambizioni dovrebbe mettere in campo ben altra attitudine. Southgate è sotto pressione e non potrebbe essere altrimenti, le sue scelte sono contestate. La sua missione è ai limiti dell'impossibile. Le rivali viaggiano certe e sicure, gli inglesi paiono involuti, la loro consapevolezza pare svanita. La storia è maestra di vita.
(Foto Keystone)