EURO2024
L'Inghilterra guarda lontano
Gli inglesi finora si sono risparmiati ma il loro obiettivo è la finale
Pubblicato il 21.06.2024 07:43
di Silvano Pulga
Le tante emozioni e polemiche per la partita Spagna-Italia hanno coperto un po' la prova opaca dell'Inghilterra contro la Danimarca, in una sfida giocata prima di quella tra la Roja e gli Azzurri. La nazionale dei Tre Leoni è infatti uscita tra i fischi dei propri sostenitori, un po' infastiditi dalla prestazione sottotono dei loro beniamini, dati tra i favoriti per la vittoria finale. In vantaggio grazie ad Harry Kane, già al 19', bravo ad arrivare per primo su una palla vagante al limite dell'ara piccola, gli inglesi si sono fatti sorprendere da una conclusione dalla distanza dell'ex giocatore del Lecce (ora allo Sporting Lisbona) Morten Hjulmand: bel tiro, teso e angolato, ma sul quale però nessun britannico è andato a chiudere con la necessaria decisione.
Va detto che quella danese, pur non essendo nella sua edizione migliore, è compagine di buon livello, con un Christian Eriksen ancora in grado di offrire giocate di spessore, anche se si pone un gradino sotto agli avversari di giovedì pomeriggio. Di sicuro, però, i tifosi inglesi si aspettavano una reazione più consistente, e di vincere la partita, mettendo in cassaforte definitivamente la qualificazione (che, va detto, con 4 lunghezze non è in discussione, anche se potrebbe essere importante vincere il girone). E hanno rumorosamente fatto sentire il proprio disappunto.
La sensazione, comunque, guardando la partita, è che i britannici abbiano alzato il piede dall'acceleratore. Nelle poche occasione nelle quali hanno cercato la profondità con scambi in velocità, sono infatti riusciti a creare dei grattacapi alla retroguardia scandinava. Tuttavia, non hanno tenuto i ritmi troppo alti, preferendo controllare e cercare la vittoria, magari, con il colpo del singolo, anziché con la prestazione corale. 
Diciamolo: questione di testa. E, forse, un atteggiamento non necessariamente sbagliato. Questa è una manifestazione che durerà ancora parecchio, e nella quale gli inglesi vogliono arrivare in fondo. E i calciatori, pur non essendo macchine, funzionano anch'essi consumando carburante, pur non a idrocarburi. Energie fisiche e mentali di elementi arrivati sono in fondo a manifestazioni continentali per club come Jude Bellingham, per fare un esempio, vanno usate con parsimonia. La fase a gironi, in fondo, permette anche dei mezzi passi falsi, come avvenuto ieri per i britannici, o come la Svizzera con la Scozia, anche se qua possono essere pesate alcune scelte tattiche, argomento già ampiamente discusso. Le quali, tuttavia, hanno consentito, tutto sommato, di correre meno.
Nasce quindi l'idea che ieri, a Francoforte, gli inglesi si siano volutamente risparmiati. Le partite che contano arriveranno più avanti; quella con la Slovenia, ultima del girone, è considerata sfida povera d'insidie dove, secondo gli strateghi inglesi, dovrebbero bastare pochi colpi dei singoli per chiudere la pratica. In un torneo dove, ovviamente, non si può fare preparazione fisica, conta molto risparmiare energie mentali, e la strada per la finale è lunga tre partite, potenzialmente anche da 120'. Ci può stare che chi gestisce il gruppo ci voglia arrivare con le batterie cariche. I tifosi? Oggi fischiano, ma l'obiettivo è farli festeggiare tra un paio di settimane. Spagna, Francia e Germania permettendo, ça va sans dire.   
(Foto Keystone)