EURO2024
La meglio gioventù
Due talenti spagnoli hanno deciso di rompere gli schemi
Pubblicato il 22.06.2024 08:02
di Angelo Lungo
In Italia si sta tenendo il processo alla Nazionale. Troppo netta la sconfitta contro gli spagnoli: sul piano tecnico e sotto quello tattico. La Spagna invece ci crede e si è accreditata come una delle favorite. Le furie rosse hanno mostrato di essere all'altezza delle loro ambizioni, hanno proposto assieme alla Germania il miglior gioco della manifestazione continentale. E hanno una notevole spinta da parte di due formidabili giovanotti: Nico Williams di 21 anni; Lamine Yamal di 16 anni. Il primo è stato un martello continuo, ha schiacciato Di Lorenzo, ha infilato un dribbling dopo l'altro, ha raggiunto una velocità di quasi 34 km/h. Il secondo ha surclassato Dimarco, lo ha intimorito, le sue fiammate sono scintille di genio, che restituiscono non illusione ma giocate ficcanti ed efficaci. Sono complementari pur operando distanti. La loro zona di competenza è la fascia. Aprono il campo, partono e sono diretti verso la porta, sono quasi imprendibili. Volano sulle ali della gioventù, liberi di stupire, non hanno paura, non perché sono incoscienti, ma poiché sono forti. E godono della fiducia del loro allenatore. Il talento è evidente, si è manifestato in maniera chiara, all'appassionato non resta che stupirsi e divertirsi. E finalmente è esplosa la fantasia. Il calcio moderno è noioso, ingabbiato da schemi e dettami tattici. Tutto è previsto, tutto è calcolato. Il campo viene occupato in modo quasi scientifico, come se fosse possibile controllarlo. Le indicazioni dello staff tecnico sono continue, domina il flusso di dati e statistiche. L'illusione è quella di contenere l'imprevedibilità del gioco. Williams e Lamal, forse inconsapevolmente, non ci stanno. Loro se lo sentono dentro, vogliono correre, intendono puntare e dribblare l'avversario, lo affrontano come se fosse l'ultima azione della partita. L'auspicio è quello che Luis de la Fuente li lasci fare, li controlli, ma con il buon senso. Arriverà il tempo in cui saranno edotti e inquadrati. Ma ora c'è bisogno del dribbling e di sprazzi di fantasia.
(Foto Keystone)