EURO2024
Shaqiri, lo strano fantasista
In Italia si esalta il suo talento anarchico
Pubblicato il 23.06.2024 07:11
di Angelo Lungo
Xherdan Shaqiri probabilmente il poeta romano Orazio non lo conosce, ma poco importa, l'attimo lo ha colto lo stesso. La geniale parabola contro la Scozia lo ha portato nella storia, in fondo per lui l'Europeo è già un successo. Un gol che ha fatto un giro del mondo, per la bellezza del gesto e per il fatto che lo svizzero ha segnato in ben 6 competizioni internazionali, quelle più importanti, quelle più popolari. L'immaginario collettivo, molto spesso, ha bisogno solo di sprazzi, istanti che diventano eterni e saranno ricordati. L'Italia ha riscoperto lo svizzero e ci ha tenuto a raccontare la sua storia. La “Gazzetta dello Sport” lo descrive come un fantasista, capace di esaltarsi durante i grandi appuntamenti. Sostiene che la categoria che lo descrive è quella della libertà. Più precisamente un libertario e quindi tendenzialmente un anarchico. La tesi è quella che si fa portare dall'istinto, decide d'impulso, e non ha mai paura di tentare il colpo. Tante squadre cambiate, tante occasione avute, la statura è piccola, ma il genio innegabile. L'unica costante è stata la Nazionale, dove si è sempre posto come “leader”. Rimane sullo sfondo la sensazione di essere stato un incompreso. La rivista “Undici” gli ha dedicato un significativo articolo. Il motivo lo spiega chiaramente: Shaqiri sbuca fuori ogni due anni per ricordarci del suo “enorme talento”. Il giocatore, secondo l'autorevole portale, sente, annusa e si immerge nel “grande appuntamento”, aggiungendo che “si esalta con la sua Nazionale e riempie le nostri estati”. Perché prima immagina e poi crea “traiettorie uniche, imprevedibili, anche romantiche”. “Ultimo uomo” lo ha celebrato con un lungo e approfondito servizio, e ha analizzato tutti i suoi gol segnati ai Mondiali e agli Europei. Nella premessa lo tratteggia come dotato di uno “strano talento, che con la Svizzera sembra esaltarsi”. Conclude asserendo che “senza un suo grande gol avremmo perso parte della ritualità” di un grande appuntamento. Così è se vi pare, forse, talvolta, è utile capovolgere il punto di osservazione.
(Foto Keystone)