Peccato, si poteva e forse, a quel punto, si doveva vincere.
È stata una bella Svizzera, contro una Germania che è sembrata sorpresa dalla vivacità e dall’agonismo dei nostri giocatori, decisamente migliori rispetto alla prestazione con la Scozia.
Potevamo chiudere al primo posto e invece finiamo al secondo: cambia qualcosa, anche se in fondo, non moltissimo.
Affronteremo sabato prossimo Italia o Croazia, ma il secondo posto ci consente di evitare eventualmente la Spagna nei quarti di finale. Cosa che potrebbe invece capitare alla Germania.
Yakin ha azzeccato il tridente d’attacco: Ndoye-Embolo-Rieder hanno fatto tutti una bella partita. Soprattutto Rieder, la grande novità di questa partita, ha convinto grazie a una prestazione fatta di tanta sostanza.
In gol con Ndoye, alla sua prima rete in nazionale, dopo un bel assist di Freuler, la Svizzera ha controllato quasi sempre la partita. I tedeschi, sotto ritmo, con un Kroos che non è mai salito in cattedra e ha perso lo scontro diretto con Xhaka, ha dovuto attendere gli ultimi due minuti per pareggiare. Un colpo di testa di Füllkrug, che ha sovrastato sia Xhaka che Akanji, e ha infilato nell’angolino alto alla destra di Sommer, un pallone che non ci è potuto arrivare.
Alla fine è un pareggio un po’ beffardo, ma che certifica il nostro buon Europeo e che ci permette di arrivare agli ottavi di finale con un pieno di fiducia.
Due parole anche sull’arbitro Orsato, non certo infallibile. Ha annullato giustamente un gol alla Germania grazie al VAR (fallo di Musiala su Aebischer), che avrebbe messo in cattiva luce Sommer, e ha sbagliato tanto su interventi che hanno spesso penalizzato la Svizzera.
Uno su tutti: il secondo giallo non sventolato a Tah nel secondo tempo, che avrebbe comportato l’espulsione. 

(Foto Keystone)