EURO2024
Lamine Yamal, talento e lavoro minorile
Il talentuoso giocatore della nazionale spagnola ha solo 16 anni, non può restare in "servizio" oltre le ore 23
Pubblicato il 25.06.2024 05:51
di S. P.
In tutti gli Stati occidentali, si sa, la tutela dei minori è importante. Soprattutto per ciò che riguarda il lavoro. E così, in Germania e non solo, è scoppiato il caso di Lamine Yamal. Il talentuoso giocatore del Barcellona e della nazionale spagnola, infatti, avendo solamente 16 anni, non può restare in "servizio" oltre le ore 23. La limitazione, quindi, non riguarda solo la presenza in campo: a quell'ora, come la Cenerentola delle fiabe (che, va detto, aveva almeno ottenuto la possibilità di restare al castello del principe sino a mezzanotte...), il ragazzo deve già essere lontano dallo stadio. Qualcuno, probabilmente, invocherà una deroga. Che, in realtà, già esiste: la normativa germanica, infatti, prevederebbe l'orario limite per il lavoro minorile alle 20. Quella delle 23 è un'eccezione, che vale proprio per gli sportivi. Con l'Italia, il talentino del Barça è uscito al 71': ma, nella fase a eliminazione diretta, con le partite che inizieranno alle 21, la cosa potrebbe diventare difficile da gestire per lo staff della Roja. Quindi? Nello specifico, andando oltre l'orario, la Federazione calcio iberica andrebbe incontro a una sanzione di 30.000 Euro per avere infranto il divieto. E dal punto di vista del gioco? Secondo molti, si tratterebbe di una problematica amministrativa senza riscontro nel regolamento: l'arbitro, quindi, non potrebbe allontanare il giocatore dal campo. Non è paragonabile, per dire, a una squalifica: dal punto di vista arbitrale, quindi, mancherebbero gli strumenti al direttore di gara per prendere provvedimenti di esclusione del giocatore dalla partita. Alla fine, una multa di 30.000 Euro è anche sopportabile. Tuttavia, bisognerebbe capire a cosa si va incontro in caso di recidiva. Per ora, gli spagnoli hanno preferito non sfidare la legislazione germanica, evitando al giocatore di sforare l'orario. Per il futuro, vedremo, anche se, come specificato, punizioni sportive non ce ne sono. Ma non è detto che qualche avversaria possa trovare qualche appiglio regolamentare: in fondo, far scendere in campo un giocatore che non può farlo per via di una normativa di carattere amministrativo potrebbe integrare una violazione del principio di lealtà sportiva. Si tratta di un abito che, a ben vedere, sta bene con tutto. Dobbiamo quindi aspettarci gli ispettori del lavoro germanici che, all'ora fatidica, entrano in campo e prelevano il giocatore, un po' come accadde per Cenerentola che, a mezzanotte esatta, vide la sua splendente carrozza trasformarsi in una zucca? Chissà. Affaire à suivre, insomma.
(Foto Keystone)