EURO2024
Italia, che fatica
Gli Azzurri passano all'ultimo, ma non convincono
Pubblicato il 25.06.2024 05:10
di Silvano Pulga
Alla fine, le parole più genuine sulla partita tra Italia e Croazia sono uscite dalla bocca di Luciano Spalletti. Stimolato, su Sky Italia, dal giornalista Paolo Condò sulla necessità di abbandonare la prudenza, trovando più coraggio in campo, il tecnico di Certaldo, senza mezzi termini, ha chiaramente detto che il vero problema sono i numerosi errori individuali commessi da giocatori accreditati di maggiori qualità. Parole sicuramente influenzate dal grande livello di adrenalina del momento, ma che fanno il paio con i labiali intercettati in panchina durante Italia-Spagna. Quando queste parole possano far bene al gruppo, non è dato sapere. Quello che è praticamente sicuro è che la rete di Mattia Zaccagni, segnata all'ultimo respiro e propiziata da una grande cavalcata dell'ex Basilea Riccardo Calafiori, ha chiuso la stagione di una grande squadra: la Croazia di Luka Modrić (e non solo), capace di grandi imprese, e alla quale è mancata solo l'affermazione in un grande torneo. L'anagrafe è impietosa: ma tutti coloro i quali amano il calcio oggi sono dispiaciuti, anche per il modo con il quale è maturato questo addio. Ma è il calcio, metafora della vita, spesso crudele e sadica nel chiudere le parabole (sovente in ambiti molto.più importanti della Pedata) magari eroiche, di tanti esseri umani. Tornando agli Azzurri, abbiamo visto qualche novità tattica (la difesa a tre, gli esterni larghi a spingere o, almeno, a provarci) e, in definitiva, una prestazione migliore rispetto a quella offerta contro gli spagnoli. Ma, va detto, era diverso lo spessore degli avversari e, soprattutto, la loro intensità. In definitiva, i problemi restano. E Luciano Spalletti ne è più che consapevole. Ora, la Svizzera. I rossocrociati, che già si sono tolti delle belle soddisfazioni, dopo la netta sconfitta di Roma nell'ultimo Europeo, hanno la possibilità, a Berlino, di cancellare proprio quella partita, e proprio nello stadio dove, nel 2006, gli Azzurri vinsero il loro ultimo mondiale. Sembra passato un secolo: ma è un dato di fatto che, oltreconfine, i bambini di 12 anni non hanno mai vissuto le notti magiche dei mondiali con l'Italia in campo. Sono ricordi d'infanzia che non potranno avere, a differenza di quanto invece accaduto ai loro genitori e i fratelli più grandi. E, diciamolo, anche ai loro coetanei che vivono a nord della dogana di Brogeda.