Gareth Southgate può schierare gente come Kane, Bellingham, Foden, Saka, Rice, Palmer e l'elenco potrebbe continuare. E dalla panchina, all'improvviso, possono subentrare talenti come Kobbie Mainoo, il giocatore del Manchester United ha solo 19 anni, ma le sue doti sembrano innegabili. Cole Palmer ha disputato una stagione da protagonista offrendo prestazioni di livello, ma per il momento non è titolare e probabilmente non lo sarà per tutto l'Europeo. Secondo gli addetti ai lavori l'Inghilterra era la favorita numero uno. La Premier è il campionato dei campionato, quello dove ci sono i migliori allenatori e i migliori calciatori. La Nazione vuole un grande titolo, che manca da anni, pensa che gli spetti di diritto. Ma ancora non si è capito quale sia il tipo di gioco che gli inglesi intendano proporre. L'Inghilterra vista contro la Slovenia è stata una squadra scialba, apatica, noiosa, prevedibile. L'allenatore non riesce a trovare soluzioni adeguate, il problema è la mediana: la zona dove le partite si decidono. I giocatori ci sono, ma manca qualcuno che li faccia giocare, manca qualcuno che colleghi la formazione, manca qualcuno che riesca a mettere assieme i pezzi. Tutto rimane sospeso, tutto rimane incerto. L'accesso agli ottavi è arrivato, con relativo record negativo, è prima del girone segnando solo due reti. Southgate è contento e sottolinea la prova positiva della sua difesa, bontà sua. Evidenzia che i suoi creano tante occasioni, si tratta solo di tradurle in gol. Ma è lui l'uomo sotto accusa. È lui l'oggetto di critiche feroci. Non ha altre scelte: deve vincere. E forse un alleato l'ha trovato: è il tabellone, Portogallo, Francia, Spagna e Germania sono dall'altra parte. La strada verso la finale sembra spianata. “Hanging on in quiet desperation is the English way” cantavano i Pink Floyd, la canzone si chiamava "Time".  Gli inglesi il senso del torneo lo possono ancora trovare, servirebbe però un centrocampo all'altezza, ma bisogna fare in fretta.