EUROPEO2024
Spalletti, il marchese del Grillo, Gascoigne
Gli allenatori sono i primattori, i giocatori soltanto dei robottini
Pubblicato il 26.06.2024 08:01
di Giorgio Genetelli
 Una bella canzone di Edoardo Bennato fa così:
Al congresso sono tanti,
Dotti, Medici e Sapienti

All’Europeo anche, sono tanti: Analisti, Dottori e Allenatori. E vogliono contare più dei calciatori, vogliono essere i padroni del gioco prima durante dopo. Con tutto ciò che dicono in conferenza stampa, c’è da tremare per i ragazzi che se li devono subire per tutto il tempo, giorno e notte (misurato anche l’onanismo?).
Il verboso Spalletti, sulla Gazzetta dello Sport, in risposta a un giornalista che gli chiedeva se si fosse preoccupato quando la sua squadra era andata in svantaggio contro la Croazia, ha pontificato con un’analisi tecnica: “Le preoccupazioni fanno parte di questo lavoro. Io voglio bene alle migliaia di bambini che ci aspettano sotto il nostro hotel. Poi se ci sono altre persone che ci prendono di mira divento una belva. (…) Se avevo paura venivo a vedere le partite come voi e facevo il vostro lavoro (il giornalista, ndr). Ce l’ho la possibilità di comprarmi un biglietto, anzi, me lo danno gratis perché ormai conosco tanta gente.”
Ecco, “io so’ io e voi non siete ‘n cazzo”, per dirla alla Marchese del Grillo. E per restare a Monicelli, Spalletti ha vagamente richiamato, e lo fa quasi sempre, anche il Lello Mascetti.
Insomma, una commedia all’italiana (gli altri allenatori non sono meglio, solo che non capiamo) per essere sempre il primattore sul palcoscenico. Intanto che in campo i calciatori ormai sono robottini a batteria che si scaricano al primo calo di corrente.
E nel nome del progresso
Il dibattito sia aperto
Parleranno tutti quanti
Dotti medici e sapienti

Ci vorrebbe un Best, o almeno un Gascoigne che mandi tutto all’aria.