Per chi tiferà il presidente della FIFA Gianni Infantino? Oggi il Blick pubblica una sua lettera in cui rivela i suoi sentimenti prima dell'attesissima sfida tra Italia e Svizzera.
Ecco la lettera:
Ecco la lettera:
Italia e Svizzera avranno presto l'opportunità di giocare sul campo dello Stadio Olimpico di Berlino, dove si è svolta la finale della Coppa del Mondo 2006. Naturalmente seguirò questa partita con particolare attenzione.
Sono italiano. Sono svizzero. Sono presidente della FIFA. Ma soprattutto sono un appassionato di calcio.
Quando penso a questo duello, la prima cosa che mi viene in mente sono gli anni '80, e più precisamente il novembre del 1984. È stato allora che ho potuto assistere alla mia prima partita Svizzera-Italia dagli spalti. Era un'amichevole alla Pontaise di Losanna. Avevo 14 anni e una passione sconfinata per il calcio.
Sono italiano. Sono svizzero. Sono presidente della FIFA. Ma soprattutto sono un appassionato di calcio.
Quando penso a questo duello, la prima cosa che mi viene in mente sono gli anni '80, e più precisamente il novembre del 1984. È stato allora che ho potuto assistere alla mia prima partita Svizzera-Italia dagli spalti. Era un'amichevole alla Pontaise di Losanna. Avevo 14 anni e una passione sconfinata per il calcio.
Sono passati quasi 40 anni, eppure ricordo ancora ogni dettaglio. In ordine sparso: le bandiere e i colori, in uno stadio che personalmente trovo magnifico; il nostro gruppo di tifosi dell'Alto Vallese; Antonio Cabrini, che segnò per l'Italia; Paolo Rossi, l'idolo delle folle, che esordì accanto al mio giocatore preferito, Spillo Altobelli; da parte svizzera, il vallesano Alain Geiger giocò come libero e Georges Bregy - chi altri? - pareggiò da un calcio di punizione. Io e Bregy veniamo dalla stessa regione: l'Alto Vallese; io sono di Briga, lui di Rarogne. Ma devo ammettere che il paragone si ferma qui: lui è un calciatore molto più bravo di me.
La partita finì 1-1. Lasciai lo stadio di buon umore. Poi ci precipitammo alla stazione per prendere l'ultimo treno per tornare a casa. Ma ovviamente non eravamo gli unici. Mentre ci avvicinavamo a un passaggio pedonale vicino alla stazione di Losanna, abbiamo incontrato Paul Wolfisberg. Sì, l'allenatore svizzero! Di persona! Non eravamo proprio timidi, così ci siamo avvicinati a lui e abbiamo iniziato a parlare della partita.
"Ragazzi, vi fermo subito perché devo dirvi una cosa". Lo guardammo con grande curiosità, ma non dovemmo aspettare molto per ascoltare il resto del suo discorso.
"Se avessi avuto Rossi e Altobelli nella mia squadra, la Svizzera avrebbe sicuramente vinto", ci ha detto, non senza senso dell'umorismo. Forse perché indossavamo tutti la maglia azzurra. O forse perché gli parlavamo in svizzero tedesco (o, per essere più precisi, in alto vallesano). Con il senno di poi, credo che fosse sicuramente più divertito che confuso.
"Se avessi avuto Rossi e Altobelli nella mia squadra, la Svizzera avrebbe sicuramente vinto", ci ha detto, non senza senso dell'umorismo. Forse perché indossavamo tutti la maglia azzurra. O forse perché gli parlavamo in svizzero tedesco (o, per essere più precisi, in alto vallesano). Con il senno di poi, credo che fosse sicuramente più divertito che confuso.
È sorprendente che Beppe Bergomi e Antonio Di Gennaro, che erano nella squadra italiana quel giorno, commenteranno la partita per la televisione italiana.
Gli spettatori svizzeri, invece, potranno ascoltare le analisi di esperti un po' più giovani.Nel corso degli anni ho seguito molti altri duelli tra Italia e Svizzera.Ogni volta è stata un'esperienza speciale. Ma mi avvicino a questa partita con una certa serenità.Questa volta so a chi andrò a dare il mio sostegno: farò un piacere al mio buon amico Pierluigi Collina e sosterrò l'arbitro!
Perché sono il Presidente della FIFA. Perché sono italiano. Perché sono svizzero. Ma soprattutto perché sono un appassionato di calcio.
Gianni Infantino (54 anni) è presidente della Fifa dal 2016.
PS: I suoi genitori sono calabresi e lombardi e lui è nato e cresciuto in Vallese.
(Foto Keystone)